Il vandalismo è un fenomeno diffuso in pressoché tutti gli scenari urbani, dove le facciate dei palazzi, l’arredo urbano e i mezzi pubblici sono spesso imbrattati da graffiti, scritte e tag. Una soluzione per contrastare e disincentivare tale fenomeno è rappresentata dalle vernici antigraffiti. In questo articolo vedremo cosa sono le vernici antigraffiti, come funzionano e dove applicarle.
Le vernici antigraffiti sono speciali rivestimenti progettati per proteggere manufatti pubblici ed edifici dai graffiti, facilitando la pulizia della superficie senza dover ricorrere a una riverniciatura.
Le vernici antigraffiti sono normalmente disponibili in un’ampia gamma di colori e finiture, inclusi i trasparenti e i metallizzati. Possono essere liquide o in polvere. Queste ultime, che possono essere poliesteri o poliuretaniche, sono generalmente quelle più diffuse.
Si dividono principalmente in due tipologie:
- Vernici antigraffiti sacrificali, chiamate così proprio perché sono applicate e poi “sacrificate”, quindi rimosse insieme al graffito.
- Vernici antigraffiti permanenti, che non degradano al momento della rimozione del graffito.
Il tipo di vernice da applicare dipende dal substrato e dall’effetto finale che si vuole ottenere. Tuttavia, sono più diffuse le vernici antigraffiti permanenti, che permettono la rimozione del graffito con un solvente di uso abituale, senza rovinare la superficie sottostante e senza compromettere il rivestimento. Pertanto, le vernici antigraffiti permanenti non devono essere riapplicate in seguito, ottimizzando tempi e costi applicativi.
Come funzionano le vernici antigraffiti
Quando applicato sul manufatto da proteggere, il rivestimento antigraffiti crea una speciale pellicola ad elevata reticolazione che impedisce alle sostanze chimiche che normalmente compongono spray e pennarelli indelebili di penetrare nella vernice e quindi macchiare la superficie sottostante.
Se in un primo momento la reticolazione di tali vernici le rendeva poco elastiche e quindi non adatte alla verniciatura di componenti che devono subire una post-formazione, oggi il progresso tecnologico ha reso le vernici antigraffiti un prodotto ideale anche per l’applicazione su quei manufatti che richiedono lavorazioni ulteriori, senza compromettere la propria funzionalità.
Non solo, le vernici antigraffiti, oltre ad offrire un’eccellente resistenza chimica ai solventi abituali come lo xilene, l’acetone, l’acquaragia e il metiletilchetone, offrono anche protezione dalla corrosione.
Nel caso delle vernici antigraffiti permanenti, il metodo di prova per stabilire se determinati prodotti possono ritenersi tali è regolato dalla norma UNI 11246:2007 “Alluminio e leghe di alluminio - Modalità di valutazione di prodotto permanente anti-graffiti”. Per essere definita tale, una vernice antigraffiti deve prevedere almeno 10 cicli di imbrattamento e successiva pulizia senza che il rivestimento e le sue caratteristiche chimico-fisiche subiscano alterazioni.
Come e su quali materiali applicare le vernici antigraffiti
Le vernici antigraffiti trovano applicazione su tantissime superfici, inclusi i metalli, il cemento, la pietra o il marmo.
I rivestimenti antigraffiti, che possono essere applicati facilmente con pennelli, rulli o a spruzzo, soprattutto nel caso in cui l’applicazione sia industriale, sono la soluzione protettiva ideale per tutti quei manufatti che si trovano in luoghi pubblici facilmente accessibili e solitamente soggetti ad atti vandalici, ad esempio:
- stazioni ferroviarie e della metropolitana;
- vagoni di mezzi di trasporto pubblico;
- segnaletica ed arredi stradali;
- panchine, giochi e altri arredi di parchi pubblici;
- serrande e recinzioni;
- monumenti e facciate di palazzi.
Per approfondire il discorso e conoscere i principali produttori di vernici antigraffiti, vi invitiamo a consultare il nostro sito web e le nostre riviste.