Quando ogni dettaglio conta: il nuovo impianto di verniciatura de La Marzocco

Date: 30/05/2024

Un ciclo avanguardistico di verniciatura all’acqua, un nuovo impianto progettato da Silvi in collaborazione con Futura e CMA Robotics e un sistema di trattamento acque fornito da Water Energy per ottimizzare la sostenibilità ambientale: queste sono le scelte tecniche de La Marzocco, un’eccellenza italiana nel mondo nella produzione di macchine da caffè professionali di alta gamma.

Nel mondo del caffè di alta qualità, c’è una sinfonia di elementi che convergono per creare un’esperienza gustativa senza pari: dalla selezione dei chicchi alla precisione della macinatura, ogni dettaglio è fondamentale. Tuttavia, un aspetto che spesso viene sottovalutato è il design della macchina da caffè. Eppure, per gli amanti

del caffè che ne apprezzano non solo il gusto, ma anche il rito e l’arte della preparazione, la macchina da caffè è molto più di un semplice strumento. In questo settore emerge La Marzocco, un’azienda fiorentina leader nella produzione artigianale di macchine per caffè professionali di alta gamma. Fondata nel cuore della Toscana nel 1927, l’azienda ha saputo combinare maestria artigianale e innovazione tecnologica per creare delle vere e proprie opere d’arte funzionali. Ogni macchina da caffè prodotta da La Marzocco è il risultato di un impegno incessante verso l’eccellenza: oltre a garantire prestazioni superiori, queste macchine sono pensate per arricchire gli ambienti in cui sono collocate, con il loro design particolare e ricercato. Ogni dettaglio, dalla selezione dei materiali alla scelta della finitura, è curato con la massima attenzione. In questa ricerca costante dell’eccellenza, la verniciatura riveste un ruolo cruciale. “Non è semplicemente una questione di protezione della superficie, ma un elemento fondamentale per conferire ai nostri prodotti quel tocco di classe e sofisticatezza che li contraddistingue”, afferma Elena Ciuffi, Purchasing Operations Manager presso La Marzocco.

Per questo motivo, l’azienda ha recentemente deciso di dotare il proprio stabilimento produttivo situato a Scarperia, Firenze, di un nuovo impianto di verniciatura, progettato ed installato da Silvi Srl, società con sede a Peregallo di Lesmo (MB), specializzata da oltre 35 anni nel campo dei trattamenti superficiali. L’investimento ha coinvolto anche altri importanti partner leader nel settore della verniciatura, tra cui Futura Convogliatori Aerei di Robecco Pavese (PV), CMA Robotics di Pavia di Udine (UD) e Water Energy di San Pietro in Casale (BO). L’impianto oltre a migliorare la qualità del rivestimento finale, servirà a velocizzare la produzione, rispondendo alle richieste dei clienti in modo più flessibile e tempestivo.

Un’icona italiana nel mondo: La Marzocco

La storia de La Marzocco è una testimonianza di passione, tradizione e innovazione che ha radici profonde nel cuore di Firenze. Fondata nel lontano 1927 da due fratelli visionari, Giuseppe e Bruno Bambi, l’azienda è nata come una piccola officina meccanica dove le macchine da caffè venivano realizzate in maniera sartoriale con grande cura e dedizione.

“A partire dai primi anni del ‘900, il caffè subisce una trasformazione significativa diventando “espresso”, ovvero preparato al momento grazie alle innovative macchine da caffè espresso, le quali contribuiscono a esaltarne le qualità”, afferma Giada Biondi, Communications Manager de La Marzocco.

“Per questo motivo, fin dalle sue prime fasi, l’azienda si è contraddistinta e si contraddistingue tutt’oggi per la sua particolare attenzione alla qualità dell’estrazione del caffè, riconoscendo l’importanza cruciale di questo processo per l’esperienza del consumatore”.

Ma ciò che ha contraddistinto La Marzocco fin dall’inizio è stata la sua mentalità aperta e orientata al futuro:

Una macchina per il caffè di La Marzocco

Pur rimanendo fedele alla sua storia e alle sue radici fiorentine, influenzate dal Rinascimento e dal concetto estetico del Bello, l’azienda ha sempre accolto i feedback dei clienti in maniera costruttiva, reiventandosi ed espandendo i propri orizzonti.

“Il 1939 è un esempio eloquente di questa mentalità aperta poiché i fratelli Bambi decisero di lanciare sul mercato il primo esemplare al mondo di macchina da espresso a caldaia orizzontale. Fu un’innovazione che non solo migliorò l’ergonomia delle macchine grazie a una disposizione più efficiente dei gruppi a erogazione, ma l’assenza di una colonna verticale presente nelle macchine precedenti contribuì a migliorare l’interazione fra barista e cliente, dando loro modo di conversare. Nacque così l’aspetto di socializzazione conviviale associato alla preparazione del caffè, che diventa un momento di incontro e condivisione all’interno dei bar”, continua Biondi. Negli anni successivi, La Marzocco ha continuato ad evolversi, adattando il design delle sue macchine ai contesti storici e alle esigenze dei consumatori.

“Negli anni ‘50, ad esempio, ha abbracciato la tendenza delle macchine a leva, che consentivano di ottenere un caffè perfetto, raggiungendo il cosiddetto “effetto crema”, grazie alla pressione costante di 9 bar per l’estrazione. Il periodo del boom economico del dopoguerra, che corrisponde con l’entrata in azienda di Piero Bambi, figlio di Giuseppe, ha segnato un momento cruciale per il successo dell’attività: grazie al design ricercato e alle innovazioni tecnologiche rivoluzionarie come la caldaia orizzontale e l’uso dell’acciaio inossidabile anziché del rame, le macchine La Marzocco sono diventate sinonimo di affidabilità, durabilità e prestazioni di alto livello, prima a livello locale e poi a livello internazionale. “Soprattutto nell’ultimo decennio, l’azienda ha aperto filiali chiave in Cina, Stati Uniti, Sud-Est asiatico, paesi Scandinavi, Australia, Regno Unito e recentemente anche nel Medio Oriente. Anche in Italia, Francia e Spagna, ultimamente si è registrata una crescente domanda per le macchine La Marzocco – si tratta di una tendenza che riflette un interesse crescente per la qualità del caffè e l’esperienza ad esso associata. Infatti, La Marzocco ha sposato il movimento dello specialty coffee - il caffè d’eccellenza valutato dagli esperti con un punteggio 80+, abbracciando la ricerca della massima qualità, autenticità e personalizzazione dell’esperienza di degustazione che consente di raggiungere il target degli estimatori del caffè”. “L’azienda ha contribuito inoltre a valorizzare la professione del barista attraverso il sostegno a campionati mondiali e corsi di formazione, riconoscendone il ruolo centrale nel trasformare il caffè da materia prima a bevanda straordinaria”, continua Biondi. L’ultima grande novità risale al 2015, quando La Marzocco ha lanciato la divisione La Marzocco Home, introducendo una linea di macchine per caffè destinate all’uso domestico.

Produzione customizzata e massima attenzione alla finitura

La produzione customizzata e la massima attenzione alla finitura sono elementi distintivi che caratterizzano La Marzocco. “Ogni macchina porta con sé un’estetica riconoscibile, con l’uso predominante dell’acciaio e dei gruppi esposti, ma è completamente personalizzabile per soddisfare le preferenze dei clienti. Sin dal 2014, abbiamo registrato una crescita esponenziale nella produzione”, spiega Ciuffi. “Nonostante oggi raggiungiamo le 40.000 unità all’anno, riusciamo ancora a valorizzare l’artigianalità tradizionale della produzione poiché all’interno del nostro stabilimento non ci sono linee e catene di montaggio, ma ogni macchina viene prodotta con la massima cura ed attenzione dai nostri collaboratori”.

Lo stabilimento per la produzione di macchinette per il caffè di La Marzocco

“Nel corso degli anni abbiamo stretto importanti e proficue collaborazioni con una serie di fornitori locali che ci forniscono le lamiere già formate e i componenti meccanici necessari per la realizzazione delle macchine. All’interno del nostro reparto produttivo ci occupiamo esclusivamente del processo di saldatura mediante robot automatici delle caldaie, che rappresentano il cuore delle macchine, oltre che dell’assemblaggio, collaudo e, da poche settimane, della fase di verniciatura”. Recentemente, La Marzocco ha deciso di internalizzare anche la fase di verniciatura per garantire una maggiore qualità del rivestimento ed estrema flessibilità nella personalizzazione delle macchine. “In passato, affidavamo questa fase delicata a quattro aziende specializzate nella verniciatura conto terzi. Le nostre macchine hanno dai tre ai cinque pezzi verniciati e, purtroppo, il fatto di far verniciare i componenti da aziende diverse spesso portava a problemi di colour-matching e di uniformità del rivestimento. La decisione di installare una nuova linea ci consente di avere un maggior controllo sul processo e di assicurarci che ogni macchina abbia una finitura uniforme e di alta qualità, in linea con i nostri standard esigenti. Questi fattori ci hanno spinti ad investire in un nuovo impianto di verniciatura”, continua Ciuffi. Attualmente La Marzocco ha due linee produttive differenti: una dedicata alla realizzazione di macchine da caffè e macinacaffè professionali e una per la linea Home. “Per i prodotti professionali abbiamo una gamma di 6 colori – bianco, nero, rosso, giallo, celeste e silver metallico oltre che alcune limited edition; mentre per la linea Home abbiamo una disponibilità di colori molto più ampia”, continua.

“La finitura è parte integrante del nostro concetto di qualità. Ogni macchina deve essere perfetta e personalizzata su misura per il cliente, rispettando le specifiche di ogni mercato. Le finiture e le personalizzazioni non sono solo un dettaglio estetico, ma un elemento chiave di differenziazione. Grazie alla comunicazione costante con i distributori di tutto il mondo, abbiamo notato che molte delle nostre macchine venivano ritoccate localmente per soddisfare le esigenze dei clienti. Per questo motivo, abbiamo deciso di offrire noi stessi questi servizi di personalizzazione, per garantire che ogni macchina La Marzocco sia perfettamente in linea con le aspettative dei nostri clienti”, afferma Matteo Urzetta, Purchasing Specialist presso La Marzocco.

Il nuovo impianto di verniciatura a liquido

La nuova linea installata nel febbraio 2024 nasce per verniciare prevalentemente lamiera in acciaio AISI 304 e 43. L’impianto prevede un trasportatore birotaia rovesciato a terra ad alta stabilità fornito da Futura Convogliatori Aerei, sviluppato specificamente per consentire il pre-trattamento chimico dei pezzi in linea in un tunnel a cinque stadi - una fase di sgrassaggio alcalino, un doppio risciacquo con acqua di rete, un risciacquo con acqua demineralizzata e infine un passivante norinse. “La chimica multimetal è stata messa a punto da DN Chemicals, Caleppio (MI). In questa fase stiamo valutando, in sinergia con DN Chemicals, l’aggiunta di uno stadio di passivazione nanotecnologica da applicare mediante nebulizzatore, per rendere ancora più performante il ciclo di pretrattamento”, afferma Urzetta. “L’applicazione del passivante nanotecnologico DOLLCOAT SA 116 può infatti migliorare le proprietà anticorrosive e di promozione dell’adesione delle vernici. Il problema principale da risolvere non è stata la pulizia delle superfici e la loro passivazione, ma la totale rimozione di residui di colla usata nelle pelabili che proteggono il metallo prima della lavorazione meccanica e del pretrattamento. Queste colle tendono a lasciare residui nelle parti con pieghe o geometrie più complesse, rendendo necessario l’uso di additivi specifici per la loro totale rimozione”, spiega André Bernasconi, General Manager di DN Chemicals.

I componenti vengono poi convogliati all’interno di una cabina di soffiaggio e successivamente nel forno di asciugatura. Segue la fase di applicazione automatica dei prodotti vernicianti all’interno di tre cabine con robot forniti da CMA Robotics. “Le cabine dedicate rispettivamente all’applicazione del primer, base colorata e del trasparente sono dotate di sistema di captazione dell’overspray con velo d’acqua a parete e fondo grigliato con vasca di raccolta acqua sottostante”, afferma Daniele Fumagalli, direttore commerciale di Silvi. “Nel percorso tra le diverse cabine abbiamo previsto zone di appassimento riscaldate e buffer di accumulo. Inoltre, sopra le cabine e le zone di appassimento vi sono batterie ad acqua calda, supportate da centrale termica interna, per mantenere le temperature costanti dai 60 °C agli 80 °C. Infine, tutti i locali che costituiscono l’impianto sono pressurizzati, riscaldati e climatizzati”.

“Sulla base delle esigenze de La Marzocco, abbiamo fornito tre forni di essiccazione a seconda della tipologia di prodotto verniciante da applicare. Per l’asciugatura del primer, l’azienda ha espresso la volontà di raggiungere una temperatura relativamente bassa, di conseguenza abbiamo fornito un forno dotato di generatore con batteria ad acqua calda; per l’essiccazione del colore e del trasparente, invece, avevano bisogno di temperature molto più elevate e abbiamo quindi installato due forni a convezione con bruciatori a scambio diretto”, continua Fumagalli. Dopo la verniciatura, i componenti vengono infine convogliati in un polmone di accumulo con raffreddamento forzato prima di accedere alla zona di scarico.

L'impianto di verniciatura a liquido di Silvi.
Un robot di CMA Robotics coperto da un telo vernicia di rosso dei componenti delle macchine del caffè

“Grazie alla alta flessibilità del sistema, oltre agli svuotamenti tecnici di fine turno, è possibile compensare le eventuali differenze nei tempi di processo grazie ai polmoni di accumulo intermedi che caratterizzano il layout del convogliatore. Inoltre, il sistema di comando e controllo integrato nell’impianto, oltre a collegare tutte le varie macchine, consente l’acquisizione dei dati in linea e l’associazione di essi con il codice assegnato alla singola bilancella. Tali dati sono poi restituiti al sistema gestionale durante la fase di scarico”, spiega Stefano Gerletti di Futura Convogliatori Aerei.

Vernice trasparente all’acqua: un’importante sfida tecnologica

“Una piccola parte della nostra produzione è verniciata a polvere, ma oltre il 90% dei componenti che produciamo sono verniciati a liquido con applicazione elettrostatica. Data la nostra forte enfasi sull’impatto ambientale e la sostenibilità, abbiamo scelto di utilizzare esclusivamente vernici a base acqua, affidandoci a Vernici Caldart di Pojana Maggiore (VI)”, dichiara Ciuffi.

“Abbiamo già trovato la giusta soluzione per la nostra produzione per quanto riguarda primer e colore. La vera sfida è stata trovare un top-coat trasparente bicomponente acrilico che si adattasse alla nostra produzione. Il top-coat trasparente all’acqua è un prodotto molto innovativo dal punto di vista tecnologico che però presenta una serie di problematiche soprattutto dovute all’ingiallimento nel tempo. Attraverso un processo di ricerca e sviluppo e dopo svariati test, siamo riusciti a superare queste sfide e a individuare la giusta soluzione per garantire la qualità e la durabilità del trasparente. Questo successo rappresenta un importante passo avanti nella nostra ricerca di finiture di alta qualità e rispettose dell’ambiente”, conclude Elena Ciuffi.

Trattamento acque: un pilastro essenziale per la sostenibilità ambientale 

“La nostra sensibilità all’impatto ambientale si riflette in ogni fase della nostra produzione. Stiamo attivamente cercando di ridurre la nostra impronta ecologica e migliorare la sostenibilità dei nostri processi produttivi. A tal proposito, abbiamo in programma di installare a breve una serie di pannelli fotovoltaici per coprire parte del fabbisogno energetico del nuovo impianto di verniciatura” – prosegue Ciuffi.

Per quanto riguarda la fase di verniciatura, La Marzocco si è affidata al know-how di Water Energy per l’installazione di svariate soluzioni innovative per il trattamento delle acque. L’azienda bolognese specializzata nella progettazione di impianti per il trattamento delle acque di cabina, ha fornito tre defangatori della serie Skimmerflot 3000, uno per ogni cabina di applicazione.

I defangatori Skimmerflot operano per effetto di una separazione meccanica del fango dall’acqua, permettendone l’emersione e l’eliminazione per mezzo di un sistema di scrematura delle particelle surnatanti, in continuo, e successivo accumulo in appositi contenitori ove sono alloggiati sacchi drenanti”, afferma Tommaso Ponara, titolare di Water Energy. 

I sistemi per il trattamento delle acque reflue di Water Energy

Al fine di facilitare la separazione degli inquinanti ed il galleggiamento del fango, Water Energy utilizza aria micronizzata iniettata direttamente sia all’interno del circuito di alimentazione che sul fondo della vasca di reazione per facilitare il galleggiamento del fango prodotto. “Abbiamo inoltre installato un sistema automatico di demineralizzazione sul tunnel di pretrattamento con l’obiettivo di mantenere in ricircolo l’acqua demineralizzata utilizzata nell’ultima fase di risciacquo così da garantire la qualità dell’acqua di risciacquo ed evitare che la presenza di eventuali residui impedisca l’adesione ottimale della vernice”.

Le vernici a base acqua tendono a generare più schiuma rispetto alle vernici a base solvente, poiché contengono tensioattivi che mantengono la vernice fluida e favoriscono la sua adesione al pezzo durante l’applicazione. “Tuttavia, dal nostro punto di vista è possibile gestire efficacemente questo aspetto mediante un attento e preciso studio della chimica. Water Energy ha fornito una serie di prodotti chimici tra cui flocculanti, denaturanti, antischiuma e correttore di pH che funge anche da sanificante”.

L’aggiunta di flocculante aiuta a raggrumare il fango prodotto nella cabina di verniciatura, il denaturante impedisce alla vernice di rimanere appiccicosa una volta a contatto con l’acqua, favorendo la formazione di microfiocchi che galleggiano nella vasca di raccolta presente nella cabina. In questo modo, la pompa dell’impianto ricircola l’acqua senza rimettere in circolo il fango. Successivamente, un sistema di flottazione separa ulteriormente il fango galleggiante, che viene poi inviato allo Skimmerflot dove viene raclato e depositato in una vasca di raccolta dedicata. Questo processo consente di ottenere un eluato con una maggiore solidità, riducendo l’umidità residua nel fango e migliorando la sua drenabilità una volta raccolto in sacchi per lo smaltimento. L’impianto è stato concepito con le logiche Industry 4.0 e permette di monitorare e intervenire da remoto per risolvere qualsiasi problema che possa sorgere, nonché visualizzare i parametri di processo ed eventuali anomalie.

“Inoltre, La Marzocco ha aderito ad un programma Plastic Free per ridurre l’impatto ambientale della sua attività. Forniamo fustini pieni in cambio di quelli vuoti per favorire il riutilizzo, evitando così lo smaltimento della plastica. In caso di fustini danneggiati, ci impegniamo a riciclarli per altre attività, garantendo una gestione responsabile dei rifiuti e promuovendo la sostenibilità ambientale”, conclude Tommaso Ponara.

Qualità, sostenibilità e innovazione

La nuova linea di verniciatura operativa soltanto da qualche settimana è il frutto di mesi di lavoro e test tecnologici condotti da parte di tutte le aziende coinvolte. “Dopo un’attenta ricerca di mercato, abbiamo scelto Silvi come partner a cui affidarci per la progettazione e installazione dell’impianto. Il team di Silvi si è inoltre dimostrato disponibile ad introdurci e ad accompagnarci nel mondo della verniciatura, un settore in cui avevamo poca esperienza e poche conoscenze tecniche. Siamo soddisfatti anche della collaborazione con tutti gli altri partner che hanno lavorato all’impianto e che hanno contribuito al successo del progetto”.

La nuova linea di verniciatura rappresenta un passo importante per La Marzocco, poiché ha permesso di risolvere molte delle sfide logistiche e legate alla qualità che incontravamo con i verniciatori conto terzi esterni. L’aumento della produzione anno dopo anno, e la crescente richiesta di finiture personalizzate per la linea Home, rendono l’impianto essenziale per mantenere elevati standard qualitativi e per evitare interruzioni nella produzione. Uno dei prossimi obiettivi è ottenere la certificazione B Corp, che identifica le aziende che si impegnano a misurare e considerare le proprie performance ambientali e sociali con la stessa attenzione tradizionalmente riservata ai risultati economici. Questo impegno si riflette nelle scelte di utilizzare vernici all’acqua, nel sistema di trattamento acque installato, nell’adesione al programma Plastic Free di Water Energy e nell’installazione di pannelli solari”, conclude Ciuffi.