AkzoNobel sviluppa una rivoluzionaria tecnologia di prevenzione del //fouling// che utilizza diodi emettitori di raggi ultravioletti (UV-LED). La soluzione pionieristica, fondata sulla tecnologia di base sviluppata da Royal Philips, verrà applicata sulle superfici sottomarine per eliminare la crescita di incrostazioni.
Grazie alla combinazione del know-how all'avanguardia sulla protezione superficiale e l'adesione di AkzoNobel e delle impareggiabili capacità e proprietà intellettuale di Royal Philips nel campo dell'illuminazione UV-LED e dell'elettronica, le due società mirano a sviluppare una soluzione economicamente valida per la prevenzione delle incrostazioni sottomarine. L'innovazione integrerà diodi emettitori di luce UV in uno schema di rivestimento protettivo che consentirà di emettere luce UV dalla superficie del rivestimento, garantendo la totale prevenzione di accumulo di biofouling sulla superficie dell'area protetta.
Questa soluzione completamente priva di biocidi fornirà prestazioni all'avanguardia e offrirà una completa prevenzione del fouling agli scafi delle navi ed imbarcazioni. Il controllo totale del biofouling rappresenta un notevole vantaggio economico e ambientale e, una volta realizzato, l'impatto di questa nuova tecnologia sui proprietari di navi e sugli operatori sarà estremamente significativo.
"Nella nostra iniziativa Sustainable Fouling Control, esploriamo attivamente e sviluppiamo alternative alle soluzioni contenenti biocidi", ha affermato Oscar Wezenbeek, Director of AkzoNobel Marine and Protective Coatings. "Questo sviluppo permette di dimostrare la nostra continua attenzione nel fornire ai nostri clienti soluzioni eco-compatibili".
AkzoNobel è stata a lungo un precursore nello sviluppo di rivestimenti marini sostenibili, avendo introdotto nel 1996 il primo rivestimento antivegetativo privo di biocidi, Intersleek. Il prodotto, una vera rivoluzione in quel periodo, espose AkzoNobel a enormi sfide di sviluppo che è stata in grado di affrontare. Da allora, Intersleek ha aiutato gli armatori a risparmiare oltre 3 miliardi di dollari di carburante e 32 milioni di tonnellate di CO2 e continua a svolgere un ruolo di primo piano nell'impegno della società per rendere il trasporto più sostenibile.
Nonostante la complessità di questo progetto, AkzoNobel è ancora fiduciosa di poterle superare e prevede che la tecnologia rivoluzionerà completamente il settore del controllo delle incrostazioni. Inizialmente, l'attenzione si concentrerà sulle applicazioni per navi, yacht e attività offshore, ma il progetto potrebbe potenzialmente essere esteso ad altre superfici affette da problemi di bio-fouling."Questo progetto unico è pienamente in linea con la continua attenzione di AkzoNobel all'innovazione", ha spiegato Klaas Kruithof, Chief Technology Officer di AkzoNobel. "Con il compito non solo di proteggere e verniciare, ma anche di rendere funzionali le superfici, cerchiamo attivamente tecnologie e partner complementari con cui innovare. In questo caso, le capacità combinate e la tecnologia di Royal Philips e di AkzoNobel ci consentiranno di accelerare la realizzazione di questa innovazione trasformativa, che intendiamo inizialmente commercializzare noi stessi e prendere in considerazione la concessione di licenze a terzi per l'adozione su larga scala".