Il nuovo sistema sviluppato da ALIT offre ai clienti un sistema di rimozione della vernice compatto, rapido ed efficace.
ALIT Technologies ha recentemente presentato il sistema di sverniciatura FASTRIP T2-120 MIX, un’evoluzione ancora più compatta del sistema T2, pensato per offrire al cliente la possibilità di rimuovere velocemente ed efficacemente la vernice senza occupare troppo spazio nel reparto di verniciatura.
Tendenzialmente, le aziende che effettuano internamente la verniciatura di manufatti metallici hanno la necessità di sverniciare i telai o i ganci utilizzati per appendere pezzi e tutti i particolari che presentano difetti. Il produttore internazionale di macchine e prodotti per il trattamento superficiale di metalli con sede a San Bonifacio (VR) ha lanciato sul mercato la nuova tecnologia della gamma T2 così da fornire un sistema di sverniciatura efficace e compatto.
“La pluriennale esperienza accumulata da ALIT TTECHNOLOGIES nel settore della sverniciatura è stata trasferita nella macchina FASTRIP T2-120 MIX. In questo modello di macchina non sono presenti ultrasuoni, dato che l’azione meccanica dello sverniciante nei confronti della superficie da sverniciare viene effettuata grazie alla spinta idrostatica del miscelatore. FASTRIP T2-120 MIX si differenzia dal modello di punta FASTRIP T2-100 proprio per il fatto che gli ultrasuoni sono stati sostituiti dal miscelatore”, ha commentato Loris Rossi, CEO di ALIT Technologies.
Con FASTRIP T2-120 MIX, la sverniciatura dei manufatti avviene mediante la loro immersione in una vasca contenente una soluzione liquida di sverniciante riscaldata e mantenuta sotto costante agitazione da un miscelatore a pale opportunamente progettato. Alla fine del ciclo di sverniciatura, il cestello contenente i manufatti viene estratto dalla vasca di processo e posto sopra di essa per consentire lo sgocciolamento. Dopo una fase di risciacquo, i manufatti possono essere normalmente riprocessati.
“Ciò permette di avere una macchina più silenziosa ed in grado di operare anche con sverniciante maggiormente inquinato. Inoltre, l’assenza degli ultrasuoni permette l’uso di componenti elettronici che sono meno sensibili al calore sviluppato durante il normale esercizio della macchina. Complessivamente si è così ottenuta una macchina estremamente robusta, affidabile, sicura e ben funzionante”, ha concluso Rossi.