La futura installazione di un impianto di purificazione permetterà ad Arkema di decarbonizzare la produzione di acrilici e rafforzare la propria posizione sul mercato europeo.
Il produttore internazionale di specialità chimiche Arkema ha recentemente annunciato che, a partire dal 2026, installerà un nuovo impianto di purificazione nel suo sito produttivo di Carling (Francia) per migliorare l’efficienza operativa e ridurre del 20% le emissioni di anidride carbonica.
Lo stabilimento produce monomeri arilici che sono impiegati in vernici performanti, in adesivi e nel trattamento dell’acqua. La richiesta di questi prodotti è in rapida crescita, dato il loro ampio utilizzo nei componenti elettronici, nelle batterie dei veicoli elettrici, nelle nuove fonti di energia e nello stampaggio 3D.
L’investimento di 130 milioni di euro per un nuovo impianto di purificazione è stato finanziato dallo stato francese e dall’Unione Europea – NextGenerationEU. Consentirà ad Arkema di rendere le sue operazioni più sostenibili ottimizzando le risorse e la gestione dei rifiuti nonché diminuendo l’impiego di solventi. Infatti, la tecnologia a basso consumo energetico permetterà all’azienda di decarbonizzare i monomeri acrilici, le resine speciali e gli additivi insieme alla progressiva introduzione di materie prime bio-rinnovabili, rinforzando così la propria posizione di mercato in quanto importante fornitore di soluzioni a basso impatto ambientale.
"Questo investimento nello stabilimento di Carling rappresenta un impegno solido e a lungo termine per sostenere i nostri clienti nel loro percorso di crescita e di sostenibilità. Dopo l'introduzione nel 2022 dei monomeri acrilici biologici
bilanciati in massa, questo nuovo progetto di Carling rappresenta sia un altro passo fondamentale nel posizionamento di Arkema in quanto leader nei materiali acrilici a basse emissioni di carbonio, che un aiuto ai nostri clienti nella riduzione delle loro emissioni Scope 3", ha dichiarato Richard Jenkins, Vice Presidente senior di Coating Solutions.