Asif Khan ha inaugurato un padiglione ai giochi olimpici invernali di Pyeongchang in Corea del Sud, descrivendolo come "l'edificio più buio sulla terra".
L'architetto britannico ha verniciato a spruzzo la struttura temporanea alta 10 metri con Vantablack VBx2, una sostanza che assorbe oltre il 99% di luce. Vantablack VBx2 , è una versione a spruzzo del pigmento Vantablack, di cui l'artista britannico Anish Kapoor ne ha polemicamente acquisito i diritti esclusivi per il 2016. Aste inclinate con piccole luci bianche sporgono dalle curve paraboliche "super-nere" dai quattro lati del padiglione, dando l'impressione di stelle sospese contro l'oscurità dello spazio. Parlando con Dezeen, Khan – che si definisce un "closet astronaut" - ha detto che "voleva creare l'impressione di una finestra tagliata nello spazio".
"È una mia preoccupazione provare a creare esperienze per capire meglio dove siamo ora come esseri umani, ponendoci in una visione d'insieme", ha detto Khan. "Sono interessato alla sensazione di sublime quando si tira la tenda della realtà. E' un modo diverso di vivere l'architettura". Vantablack VBx2 spruzzabile è così nero che rende quasi impossibile per l'occhio umano percepire la forma di un oggetto che ricopre. "Esso cambia quando ci si avvicina. Da lontano lo si percepisce come una superficie nera, sembra solo un vuoto", ha detto Khan. "Mentre avvicinandosi si riconoscono le stelle e, accostandosi sempre di più, esse iniziano a muoversi in parallasse, il che significa che appaiono come un corpo tridimensionale. Passandoci accanto, sono quasi sferiche nel loro raggruppamento".
Secondo l'architetto, il potere di assorbimento della luce di Vantablack VBx2 e le illusioni ottiche create dalle luci contro le pareti curve sono quasi troppo difficili da comprendere per l'uomo. "Si crea una tensione tra il voler sapere che forma ha l'oggetto e l'accettare che in realtà potrebbe non avere forma – si sta guardando l'infinito", ha detto. Khan è in contatto dal 2013 con gli scienziati dietro alla formulazione del Vantablack originale, dopo aver letto un articolo sull'argomento mentre ricercava come creare un edificio che potesse essere nero come lo spazio. "Sono stati molto sorpresi dal fatto che qualcuno stava pensando di provare ad applicare i loro materiali nell'architettura", ha detto. "Sono un gruppo di scienziati molto esperti che lavorano a lungo in laboratorio. Stavano lavorando su scala nanometrica e l'idea di realizzare qualcosa che fosse milioni di volte più grande non gli era mai venuta in mente".
Khan e gli scienziati avevano precedentemente collaborato per una proposta che prevedeva l'utilizzo di questo materiale per il Padiglione del Regno Unito all'Expo di Milano 2015, che alla fine era stata selezionata. Nel frattempo, i produttori hanno ideato Vantablack VBx2, un materiale più versatile e più adatto all'applicazione architettonica. Il rivestimento pigmentato che assorbe la luce è sospeso in una soluzione carrier che consente di spruzzarlo su aree più grandi. "La vera sfida che hanno portato a termine è stata proprio passare dal laboratorio alla produzione su vasta scala. È incredibile", ha detto Khan.
Il Vantablack usato per l'edificio di Khan è strutturalmente diverso dal pigmento originale. Mentre il nero di Kapoor vanta diritti sull'uso di steli microscopici per assorbire la luce, VBx2 ha una struttura simile a una spugna a livello micro. Per costruire il padiglione dei Giochi Olimpici Invernali di Pyeongchang, la sottostruttura in acciaio è stata avvitata interamente sul posto e poi rivestita per creare le superfici curve.
Un ponteggio è stato quindi eretto attorno al padiglione, creando le condizioni adatte per la verniciatura a spruzzo. Durante l'esecuzione la squadra ha dovuto lottare contro il clima montano e le temperature tra -15° C e -25° C. "È un clima stimolante in cui lavorare sia a causa della temperatura che dei venti estremamente forti: in un parco olimpico non hai molto tempo per sbagliare", ha detto Khan. Dall'apertura del 9 febbraio 2018, i visitatori potranno entrare nel padiglione attraverso un corridoio buio che si apre in uno spazio bianco luminoso rivestito con materiale a superficie solida Corian. Dei canali sono stati scavati nella sua superficie come parte di un'installazione idrorepellente multi-sensoriale progettata da Khan. Camminando attraverso il percorso, i visitatori interagiscono con i sensori causando la caduta di 25.000 gocce d'acqua al minuto che scorrono lungo i canali, scontrandosi e dividendosi prima di formare un lago. L'edificio di 35x35 metri è stato commissionato da Hyundai Motor come parte della sua iniziativa artistica globale; il tema spaziale del padiglione è in linea con la più recente tecnologia del produttore di automobili: un veicolo a celle combustibili ad idrogeno. Le "stelle" all'esterno rappresentano l'elemento chimico a livello cosmico, sfere gassose che brillano a causa della fusione termonucleare di idrogeno ed elio al loro interno.
All'interno del padiglione, il liquido incarna l'idrogeno su una scala più umana, poiché due atomi di idrogeno si legano a un atomo di ossigeno per formare acqua. L'edificio fa anche riferimento alla sua posizione in Corea del Sud. Il muro curvo dell'edificio lo rende a forma di stella in pianta, ma rettangolare in altezza, mentre la forma che deriva dall'intersezione delle pareti curve riprende i tetti inclinati dell'architettura tradizionale di tempi.
Photos © Luke Hayes
Text © India Block for Dezeen