Assovernici ha pubblicato un rapporto sugli effetti del rincaro dei prezzi di energia e materie prime e del bonus edilizia

Date: 03/10/2022
Categorie: Associazioni
Rapporto di Assovernici sul settore

Assovernici segnala molteplici criticità per aziende produttrici di vernici a polvere e liquido per l’edilizia e l’industria.

Assovernici, l’associazione italiana che riunisce le principali aziende produttrici di vernici a polvere e liquido per l’edilizia e l’industria, ha realizzato un’indagine tra i propri associati per comprendere meglio gli effetti del bonus edilizia e del rincaro nel costo di energia e materie prime. L’associazione riferisce che emerge un quadro preoccupante: i bonus hanno avuto ricadute positive solo per alcune aziende e gli incentivi sono stati ostacolati da difficoltà legate a tempi, costi e manodopera.

“È il preambolo di una chiusura d’anno frenata dall’incertezza sul futuro dei bonus, dalla crisi ai confini dell’Europa e dalla formazione di un nuovo governo, tutti elementi che marcano una battuta d’arresto dei lavori edili e di conseguenza del nostro settore”, ha dichiarato Giovanni Marsili, presidente di Assovernici.

Difficoltà nell’approvvigionamento delle materie prime

Il primo dato che emerge è l’aumento del costo delle materie prime generalizzato e significativo. Inoltre, per alcuni componenti le difficoltà iniziano dal reperimento: circa l’86% degli intervistati ha dichiarato difficoltà nell’acquisto di additivi. Il 66% ha indicato il TiO2, seguito dai pigmenti colorati e dai solventi (53%).

“Questo è un tema cruciale che monitoriamo costantemente anche grazie alla collaborazione con altre associazioni. La rilevazione appena conclusa ha analizzato l’andamento di singole materie, evidenziando l’aumento dei costi di titanio, solventi, additivi fino al 30%; rincari più critici, che toccano il 50%, riguardano leganti a solvente e imballi, mentre i pallet superano il 50% di rialzo. Anche i costi di trasporto hanno inciso sulla vita delle imprese, con incrementi variabili tra il 15% e il 50%, in funzione dei vettori. Alcune di queste criticità tuttavia, stanno rientrando, per una ritrovata disponibilità dei fornitori di materie prime, ma anche per un rallentamento della domanda”, ha spiegato Marsili.

L’aumento dei costi energetici

Per oltre la metà degli associati, gli effetti degli aumenti dei costi energetici hanno già avuto ripercussioni sui costi di produzione. Per un terzo, le conseguenze sono state rilevanti, con ricaduta sui prezzi al mercato e compressione delle marginalità.

Al netto del rincaro dei costi energetici, tuttavia, le sanzioni dovute alla crisi Russia-Ucraina hanno influito in modo considerevole solo per alcuni produttori, in particolare sulle attività di esportazione verso i Paesi interessati dal conflitto, mentre hanno influenzato solo marginalmente gli approvvigionamenti di oli e resine e altri completamenti formulativi.

Bonus edilizia

Il 73% degli intervistati riconosce il ruolo decisamente positivo nel rilancio del settore, soprattutto per chi opera nell’edilizia professionale. Chi produce per l’industria, invece, ha avuto benefici indiretti marginali o nulli. Per due terzi dei rispondenti al sondaggio di Assovernici, il successo dei bonus è da attribuirsi al meccanismo della cessione del credito e all’entità della detrazione fiscale, facilitata dallo sconto in fattura.

Sebbene i produttori Assovernici abbiano saputo reagire con tempestività all’opportunità dei bonus e predisposto servizi e consulenza per applicatori e privati, alcune difficoltà hanno ostacolato i risultati: gli shortage delle materie prime (93%), la concentrazione della domanda in un periodo molto breve (80%), le tensioni sui prezzi dovuta al rincaro e la limitata disponibilità di imprese di applicazione (66%).

“Auspichiamo quindi, che le politiche di incentivazione siano più graduali e di lungo periodo e questo a tutto beneficio della qualità dei lavori eseguiti. Infatti, la nostra preoccupazione è che nei prossimi anni si manifestino effetti negativi a causa di lavori non eseguiti a regola d’arte in questo euforico periodo, generando la necessità di nuovi interventi di restauro. Rinnovare le nostre città e migliorare l’efficienza termica delle nostre abitazioni ha oggi, più che nel passato, grande rilevanza per il nostro Paese e per il nostro ambiente, è quindi un peccato non portarlo a termine nei modi e nei tempi appropriati”, ha concluso Marsili.