L’impiego di energia rinnovabile consentirà a BASF di progredire nella sua strategia aziendale di emissioni net-zero e fornirà ai clienti vernici con una bassa impronta al carbonio.
BASF ha recentemente annunciato che i suoi siti produttivi di Minhang e Caojing (Cina) di vernici per il settore automotive, nonché il relativo polo produttivo di resine, utilizzano il 100% di energia rinnovabile per le loro operazioni. Attraverso la combinazione di Renewable Direct Power Purchase (R-DPP), l’acquisto dell’energia rinnovabile internazionale I-REC ed altre misure, l’azienda stima di risparmiare 19.000 tonnellate di emissioni carboniche per la fine del 2023.
Le fabbriche cinesi sono parte di una più ampia strategia di sostenibilità incentrata sulla riduzione di emissioni di anidride carbonica, sull'efficienza dei materiali e sui processi produttivi sicuri e sostenibili. L’azienda si è posta l’obiettivo di ridurre del 25% le proprie emissioni di anidride carbonica nei prossimi sette anni e raggiungere le emissioni net-zero entro il 2050.
“La sostenibilità è estremamente importante per la nostra strategia aziendale. Siamo fieri di essere una delle più importanti aziende ad utilizzare energie rinnovabili per le nostre operazioni. Ci aiuta a ridurre l’impronta ecologica e a dimostrare ulteriormente l’impegno di BASF nel voler raggiungere le emissioni net-zero. In quanto uno dei più importanti fornitori di vernici OEM per il settore automotive, vogliamo soddisfare le crescenti aspettative in tema di sostenibilità dei nostri clienti sia OEM che fornitori di componenti per auto”, ha dichiarato Jack Zou, Vicepresidente della divisione vernici OEM di BASF per la regione Asia-Pacifico.