La British Coatings Federation ha accolto con cauto ottimismo la policy recentemente pubblicata dal Defra per il REACH britannico.
La nuova policy pubblicata dal Defra (Dipartimento dell'ambiente, dell'alimentazione e degli affari rurali) per il REACH britannico è stata accolta con cauto ottimismo dalla British Coatings Federation (BCF). Le nuove proposte rispondono ad alcune delle preoccupazioni espresse dalla stessa organizzazione riguardanti i settori delle vernici, dei rivestimenti e delle specialità chimiche.
“La British Coatings Federation dà un primo cauto benvenuto alle nuove proposte del Defra per il REACH britannico. Siamo grati per il lavoro dei funzionari e dei ministri, ma ora dobbiamo analizzare i dettagli nella consultazione formale e i documenti di valutazione dell’impatto, che speriamo siano pubblicati presto. Da quello che possiamo vedere finora, tuttavia, il nuovo approccio sembra più proporzionato e realizzabile dell’originale. Il Regno Unito rimarrà in prima linea nella sicurezza ambientale e umana quando si tratta di regolamentazione delle sostanze chimiche”, ha dichiarato Tom Bowtell, l’amministratore delegato British Coatings Federation.
Il REACH (Registrazione, Valutazione, Autorizzazione e Restrizione delle sostanze chimiche) è la principale legislazione che disciplina l’uso delle sostanze chimiche in tutta Europa dal 2007. Quando il Regno Unito ha lasciato l’Unione Europea nel 2021, ne ha copiato le normative e ha originariamente previsto di duplicarne il sistema, includendo nel Regno Unito un archivio completo di sostanze chimiche nell'ambito dei piani di registrazione transitoria.
Attraverso una valutazione, il Defra ha poi riconosciuto che il costo di questa proposta sarebbe stato sproporzionato e ha quindi iniziato a consultare un modello di registrazione transitoria alternativo (ATRm). La nuova dichiarazione ora richiede solo la registrazione transitoria dei dati essenziali sul rischio minimo, tranne nei casi in cui le preoccupazioni dei regolatori britannici o le prove globali suggeriscano revisioni dettagliate o siano necessari più dati.
“Questa proposta tiene conto delle indicazioni altri regimi normativi e consente ai regolatori britannici di concentrare tempo e risorse su quelle sostanze su cui potrebbero esserci preoccupazioni più legittime. Questo approccio potrebbe significare che i regolatori saranno in grado di gestire meglio le preoccupazioni rispetto al sistema attuale,” ha aggiunto Bowtell.
L'approccio sarà accompagnato da una maggiore attenzione alla raccolta di dati sull'uso e sull'esposizione a tali sostanze. La nuova proposta sembra quindi offrire il potenziale per un sistema molto più realizzabile e proporzionato, senza ridurre le tutele esistenti per l’ambiente, la salute e la sicurezza umana.