Belzona ha svelato la sua ultima formulazione di un rivestimento epossidico di punta per il settore industriale resistente agli agenti chimici – Belzona 4311 (Magma CR1). Introdotto per la prima volta nel 1986, questo materiale è noto da tempo per le sue proprietà barriera e la resistenza all'attacco dei composti chimici più aggressivi, come ad esempio acido solforico e cloridrico
Migliore applicazione
Negli ultimi anni i chimici ricercatori di Belzona hanno lavorato instancabilmente all'ottimizzazione di questo popolare prodotto, al fine di migliorarne la semplicità di applicazione e le prestazioni.
Richard Coller, capo del dipartimento R&D Chemist, ha commentato: "Il nostro primo obiettivo era migliorare il processo applicativo. Poiché le aree di contenimento chimico che necessitano di protezione stanno diventando sempre più grandi, volevamo rendere questa nuova formulazione applicabile a spruzzo. Abbiamo anche ridotto al minimo la lisciviazione amminica, con il risultato di una finestra di rivestimento fino a 24 ore. Questi miglioramenti significano che ampie aree di contenimento secondario possono essere protette più efficacemente ed economicamente, risparmiando sia tempo che costi di manodopera".
Migliori prestazioni
È stata incrementata la resistenza ai raggi UV per ridurre la perdita di spessore del film negli anni. Il prodotto è stato testato in una camera Q-Sun secondo standard ISO 11341 per 10000 ore, in cui i campioni sono stati esposti a condizioni estreme di pioggia e luce solare. Queste prove accelerate con agenti atmosferici hanno mostrato una perdita di spessore del 5%, rispetto al 50% di una vernice epossidica standard. I risultati dimostrano che il prodotto non solo resiste ad agenti chimici aggressivi, ma che può anche sopportare le condizioni atmosferiche di vari climi, anche dopo decenni di servizio.
Protezione chimica invariata
Nonostante la riformulazione, la resistenza chimica di Belzona 4311 rimane invariata e fornisce ancora una protezione duratura contro una gamma di acidi e alcali aggressivi. Questa prestazione è stata dimostrata più e più volte in vari settori industriali.
Per esempio, qualche tempo fa una centrale elettrica statunitense ha avuto a che fare con l'insuccesso del rivestimento di contenimento secondario, non una ma due volte, che ha permesso all'acido solforico di deteriorare il calcestruzzo sottostante. L'acido è poi penetrato nel suolo, contaminando l'ambiente. Questo fallimento prematuro ha indotto il proprietario a considerare una soluzione di lunga durata. Poiché il serbatoio dell'acido era già stato verniciato con Belzona 4311 e rimasto in servizio senza incidenti per 12 anni, si è deciso di proteggere il calcestruzzo circostante con la stessa vernice. Dopo otto anni di servizio sono stati necessari solo ritocchi di riparazione minimi.
Grazie ad applicazione e prestazioni migliorate, non è mai troppo tardi per cambiare
Per maggiori informazioni su Belzona 4311: https://www.youtube.com/watch?v=QdpwiyTimxc