Leggi l’ultimo numero della rivista dedicata ai trattamenti delle superfici e alle finiture organiche e inorganiche.
Siamo nel 2022.
La variante Omicron sembra (speriamo) condurci verso la trasformazione dell’infezione da SARs-CoV-2 da pandemia ad endemia.
L’industria è ripartita con dati di crescita ben superiori alle aspettative in alcuni Paesi dell’area euro. Lo dimostra il taglio di parte dei fondi del Recovery Fund europeo destinati ai Paesi con la crescita reale superiore alle previsioni del 2020, fra cui l’Italia.
Il 2021 si era chiuso con un sentiment più negativo rispetto a quello percepito nel dicembre 2020. Forse, la stanchezza di una situazione che ha portato lo straordinario nell’ordinarietà delle nostre vite, nonché l’arrivo prepotente dell’ennesima variante del virus sul finire dell’anno, ci ha fatto chiudere il 2021 con i pensieri più funesti, che hanno adombrato ciò che di buono lo scorso anno ci ha dato. Una crescita economica imprevista, ad esempio, anche se non omogenea in tutta Europa. Una crescita che tuttavia deve ancora fare i conti con la crisi delle materie prime e con tariffe energetiche fuori controllo, un’emergenza solo in parte legata alla gestione della crisi pandemica.
Sicuramente queste crisi hanno comportato un profondo mutamento della catena del valore, delle modalità di approvvigionamento e in generale dello scenario economico del prossimo quinquennio.
C’è un’altra trasformazione che, sebbene fosse già in atto prima che la pandemia facesse la sua comparsa, ha ricevuto da quest’ultima una spinta notevole: la trasformazione digitale, che ha impattato in maniera eclatante sul mondo dell’informazione e dell’editoria.
Non uso di frequente questo spazio editoriale di ipcm® per parlare di temi legati alla rivista stessa, consentitemi però di accompagnarvi nella lettura di questo primo numero dell’anno condividendo con voi delle riflessioni, perché il modo in cui si sta modellando il mondo dell’informazione impatterà notevolmente anche sulle riviste tecniche ed industriali.
Secondo gli analisti, entro 20 anni l’informazione giornalistica viaggerà esclusivamente online, compiendo una completa transizione verso il digitale. È innegabile che anche l’informazione tecnica viaggi su questo binario, tuttavia per la sua specificità e in particolare per il fatto di essere un’informazione meno legata all’attualità e più all’approfondimento, con un valore che si mantiene per un tempo molto più lungo dell’informazione giornalistica, la fedeltà dei lettori verso la carta stampata è ancora elevata. E non solo fra i “boomers” ma anche all’interno della generazione X, ossia coloro che sono adesso alla direzione delle aziende.
Sicuramente nei prossimi anni si assisterà a una profonda trasformazione delle redazioni: già oggi ipcm® è una rivista digitale prima che cartacea, la sua circolazione digitale tracciabile attraverso il web, la newsletter e i social media è almeno 5 volte superiore quella stampata. Il futuro dell’editoria e dell’informazione però non può essere ridotto a una battaglia fra digitale e cartaceo, nuovo e vecchio: la vera battaglia è sulla qualità dei contenuti, sul saper attrarre il lettore e fidelizzarlo, sul continuare ad essere una fonte autorevole di informazione sia digitale sia tradizionale.
Al di là che siate “team carta” o “team digitale”, questo numero di gennaio sarà distribuito – insieme al successivo di marzo – alla fiera più importante al mondo per il settore della verniciatura industriale, PaintExpo 2022, che ritorna in grande spolvero dopo un’assenza di 4 anni. Tutto è pronto affinché questo evento – di cui ipcm® è media partner e rappresentante esclusiva per Italia, Spagna e Portogallo dal 2010 – abbia il successo sperato: il numero degli espositori ha già superato i 400, il 90% dello spazio espositivo è occupato, e sono già centinaia le pre-registrazioni dei visitatori.
Anche ipcm® vi aspetterà lì e questa edizione di gennaio/febbraio vi dà già qualche anticipazione sulle eccellenze industriali e sui prodotti innovativi che troverete in fiera.