AkzoNobel ed ECOsubsea hanno ulteriormente rafforzato la loro collaborazione con un nuovo strumento di gestione dello scafo eco-sostenibile.
ECOsubsea, un'azienda specializzata nella fornitura di soluzioni robotiche sostenibili per la rimozione di incrostazioni biologiche, ha stretto una collaborazione con il produttore di vernici AkzoNobel per un innovativo strumento di gestione dello scafo: "intertrac Hullcare". Questa tecnologia permette di rimuovere le incrostazioni dallo scafo in sicurezza, senza rilasciarle in acqua e senza danneggiare il rivestimento.
Gli scafi nuovi e verniciati assicurano che le navi funzionino correttamente, con emissioni al minino e quantità di carburante ridotte. Indipendentemente dalla vernice, tuttavia, gli scafi si deteriorano perché melma, cirripedi e altre specie acquatiche ci si attaccano, causando un aumento della resistenza e dell'attrito che si traduce in un aumento del consumo di carburante. Il nuovo sistema rimuove oltre il 97% di tutti i detriti incrostati, che sono quindi rilasciati a terra in sicurezza e possono essere utilizzati come biocarburante.
“La nostra decennale collaborazione con AkzoNobel offre ai loro clienti la possibilità di pianificare una manutenzione sostenibile in tutta tranquillità grazie alla raccolta e allo smaltimento delle incrostazioni biologiche dello scafo”, ha affermato Tor Østervold, amministratore delegato di ECOsubsea.
Le autorità portuali e gli stati costieri stanno limitando i metodi di pulizia dello scafo senza cattura, a causa del rischio ambientale di rilasciare incrostazioni e residui di vernice nell'acqua. Le vernici ad alte prestazioni e il sistema ECOsubsea soddisfano gli standard del settore, fornendo una soluzione completamente eco-sostenibile.
“ECOsubsea utilizza un sistema di pulizia robotizzato che si sposta sullo scafo di una nave, rimuovendo delicatamente le incrostazioni dallo scafo senza danneggiarne il rivestimento e catturando i detriti per il loro trattamento e smaltimento sicuro a terra. Questo è un fattore importante al fine di mantenere questo servizio disponibile anche nei porti che sono sempre più attenti alla qualità dell'acqua locale”, ha concluso Østervold.