La produzione di soluzioni basate su isoforone rinnovabile consentirà a Evonik di offrire rivestimenti più sostenibili e ridurre le emissioni.
Il sito di Mobile (Alabama, Stati Uniti d'America) della divisione Crosslinkers di Evonik ha ricevuto la certificazione di sostenibilità ISCC PLUS per l'utilizzo di acetone rinnovabile ottenuto da materiali bio-circolari derivati da scarti industriali come oli da cucina usati integrati con materie prime esistenti nella produzione di prodotti a base di isoforone della gamma VESTA eCO, consentendo all'azienda di produrre e commercializzare queste soluzioni anche negli Stati Uniti d’America.
Grazie alla loro resistenza chimico-meccanica, alla durevolezza, all’eccellente adesione e alle basse emissioni di CO2, i prodotti sono particolarmente adatti come materie prime sostenibili nella produzione di vernici, lacche e leganti per i moderni sistemi di rivestimento.
“Quest’ultimo accreditamento ISCC ci consente di avviare la produzione su larga scala dei nostri prodotti della serie VESTA eCO anche a Mobile e di fornire ai nostri clienti nella regione soluzioni economicamente vantaggiose e sostenibili. Fornire ai nostri clienti informazioni affidabili sull’impronta ecologica e dare loro un quadro chiaro delle opzioni di riduzione è un altro passo nel nostro percorso di sostenibilità per raggiungere la neutralità climatica nei settori che supportiamo”, ha affermato Christian Schmidt, responsabile della linea Crosslinkers di Evonik.
L'ISCC - International Sustainability & Carbon Certification è un'iniziativa indipendente di terze parti, considerata la certificazione principale per catene di fornitura sostenibili, completamente tracciabili e rispettose del clima. Per raggiungere questo obiettivo, le materie prime rinnovabili utilizzate da Evonik sono certificate in modo indipendente utilizzando il principio contabile del bilancio di massa e un audit esterno. L’azienda ha ottenuto la stessa certificazione anche per il sito tedesco nel 2022.
Il processo abbina le entrate e le uscite del processo produttivo calcolando e determinando la quota di materie prime rinnovabili quando si utilizzano sia materie prime rinnovabili che fossili. Ad esempio, il prodotto VESTANAT® IPDI eCO contiene il 75% di contenuto rinnovabile per bilancio di massa, offrendo una significativa riduzione del potenziale di riscaldamento globale (GWP) e dell’impronta ecologica rispetto alle sue controparti a base fossile.
“Dalle materie prime rinnovabili e dalla nostra produzione, ai consumatori che acquistano prodotti certificati ISCC PLUS, possiamo tenere traccia di ogni molecola rinnovabile che utilizziamo. Quindi, anche mescolando le diverse materie prime, siamo in grado di ridurre la nostra impronta ecologica totale. L’obiettivo finale è utilizzare materie prime rinnovabili al 100% per ridurre ulteriormente le emissioni”, ha aggiunto John Duggan, responsabile del segmento Crosslinkers nelle Americhe.