‘Solara’ è un'installazione artistica site-specific del pittore francese Zoer costituita da 144 modelli di auto recuperati da uno dei più grandi sfasciacarrozze della Francia. Con questo progetto, l'artista punta a creare un patrimonio industriale recuperando i rottami delle auto e ripulendo allo stesso tempo il terreno inquinato dai metalli.
Il progetto di Zoer unisce il cuore della pittura, il colore, ai rottami di auto, creando una palette di 144 modelli.
Il titolo dell'opera si riferisce a un modello di auto prodotto fino al 1981, l'ultimo veicolo della casa automobilistica anglo-francese Talbot: la Talbot Solara. Questo modello è tra le 144 auto verniciate che compongono la cartella colori. Il titolo è stato scelto appositamente tra tutti i nomi industriali perché la sua etimologia richiama il fenomeno della solarizzazione, un processo naturale di alterazione del colore dopo una lunga esposizione alla luce solare. Per rispecchiare questo fenomeno, l'intervento di Zoer si concentra principalmente su cofani, tetti e bauli delle auto.
La disposizione di queste macchine corrisponde al modo in cui da 50 anni il proprietario del sito di autodemolizione le ha disposte nell’arco della sua vita. La classificazione per modello, non perfettamente allineate, ha fornito indicazioni per l’applicazione dei colori. Le file hanno ispirato l’applicazione graduale delle tonalità in modo da rilasciare le tensioni sincronizzate dalla saturazione e dall’intensità in una composizione rettangolare. Ogni veicolo appare come parte di una composizione generale, un pixel con colore e brillantezza propri tra tutti gli elementi di un'immagine. La soggettività del colore è espressa dall'applicazione di codici esadecimali, con la possibile transizione di ogni colore nel Sistema RGB.
Eredità ed ecologia: lo scopo del progetto
Per conservare la memoria di questi rottami, l'artista ha creato una cartella colori in cui il riferimento RGB si unisce all'immaginario collettivo rinominando ogni tonalità utilizzata con il nome del modello di auto su cui è stata applicata, per esempio Kadette blue 31.0f405c o W110 Mercedes Honey.e6c359. In questo modo, ogni colore porta con sé la storia dell'oggetto, il suo utilizzo e la sua personalità.
Associando l'aspetto individuale dell'oggetto alle infinite possibilità offerte dal sistema RGB, tutte queste auto riflettono anche l'impatto collettivo degli oggetti di consumo, sottolineando il problema dell'impronta globale che ne deriva.
Attraverso questa installazione, infatti, l'artista vuole sottolineare la necessità di salvare i rottami di auto non solo come patrimonio industriale ma anche per evitare l'inquinamento del suolo. Per risolvere entrambi questi problemi, Zoer ha lanciato una campagna di crowdfunding di successo per acquistare piante iperaccumulatrici per il fitorisanamento del deposito dello sfasciacarrozze francese e portare i rottami in un museo.
Simbolicamente, l'artista vorrebbe che per ogni auto salvata dalla completa distruzione ed esposta in un museo o in una collezione privata, fosse piantato un lotto di piante iperaccumulatrici equivalente alle dimensioni dell'auto.
Dalla raccolta di queste piante, le parti metalliche possono essere recuperate e riutilizzate per creare vernici ceramiche.