Leggi il nuovo numero della rivista dedicata ai trattamenti delle superfici e alle finiture organiche e inorganiche – Edizione speciale dedicata al settore ACE – Macchine agricole, edili e movimento terra!
Pochi altri fenomeni naturali sono democratici e trasversali quanto la corrosione. Pensandoci bene, gli unici che ci vengono in mente sono quelli che hanno a che fare con il decadimento, ossia la malattia e la morte. Questo perché la corrosione è essa stessa un fenomeno di decadimento, di degrado di materiale. Un fenomeno inarrestabile, che tende a far tornare i metalli al loro stato originale.
In quanto fenomeno naturale, la corrosione non può essere del tutto eliminata ma solo controllata, circoscritta o prevenuta. Il suo impatto sull’industria e sul vivere civile è così grande che stime di fonti diverse lo fanno oscillare fra il 2% e il 6% del PIL delle maggiori nazioni nel mondo. La corrosione contribuisce all'inquinamento ambientale, è pericolosa per la salute umana, risponde a logiche contrarie a quelle della sostenibilità perché distrugge, non conserva.
Il ruolo della durabilità di un manufatto è diventato così importante (anche alla luce dei cambiamenti climatici e del tasso di inquinamento crescente, che sottopongono i rivestimenti a stress sempre maggiori, limitandone quindi la durata) che la resistenza alla corrosione è la principale prestazione richiesta oggi a un sistema di verniciatura nella general industry.
Questa diffusa richiesta di maggiore durabilità dei rivestimenti proviene da tutti i segmenti industriali indistintamente e gli articoli che troverete in questo numero di chiusura d’anno dedicato alle tendenze tecnologiche per il trattamento delle superfici nel settore ACE (macchine agricole, da cantiere e movimento terra, o più in generale tutti i veicoli off-road) ne sono ampiamente testimoni.
Affinché si verifichi, la corrosione ha bisogno di tre elementi: un elettrolita (acqua), un accettore di elettroni (aria) e un metallo esposto ad essi. Per prevenire o rallentare questo fenomeno è necessario eliminare una di queste tre condizioni, ed è proprio questo il ruolo di un qualsiasi sistema di verniciatura o rivestimento: fare da barriera fra il substrato (metallo) e acqua e aria. Che si tratti di cataforesi, di vernici liquide o in polvere, applicate in uno o più strati, questi rivestimenti organici proteggono, in diversa misura e con differente durata, il metallo dal degrado.
La tendenza verso richieste di resistenza alla corrosione sempre più alte è, insieme alla richiesta di sostenibilità, il principale driver di sviluppo del settore della verniciatura industriale. Il sistema di verniciatura che prevede cataforesi di fondo + ciclo di verniciatura a finire in polvere o liquido, è una delle soluzioni – la più efficace –per garantire la massima durabilità di un manufatto. Per questo la cataforesi sta guadagnando terreno in settori nuovi, uscendo dalla torre d’avorio del settore auto e componenti.
Per rispondere alle istanze di durabilità e resistenza dei rivestimenti, è imperativo per chi opera nel settore della verniciatura possedere linee e processi di verniciatura aggiornati alle tecnologie più recenti, iper-controllati e tracciati, per garantire oltre alla durabilità anche la sua costanza fra lotto e lotto. Prevenire la corrosione fa risparmiare denaro, preserva la salute umana e dell’ambiente, ed è una delle forme più alte di sostenibilità.
Con l’augurio che l’andamento dei mercati e dell’industria nell’anno nuovo consentano alle aziende di continuare ad innovare a questo scopo, colgo l’occasione anche per augurare a tutti i nostri lettori Buone Feste!
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