Leggi il nuovo numero della rivista dedicata ai trattamenti delle superfici e alle finiture organiche e inorganiche – Edizione speciale sul settore dell’architettura, dell’arredo e del design!
Il massimalismo – l’arte di esagerare e celebrare la sovrabbondanza di stili, colori e finiture– si sta imponendo sul minimalismo che ha dominato negli ultimi anni, non solo nella moda ma anche nel mercato del design, dell’arredo, dell’auto. Laddove vi era una predominanza di colori neutri, la tendenza alla riduzione e a una semplicità ricercata, oggi vi sono il colore, la ricchezza dei dettagli e la vivacità delle forme.
Non è solo un’estetica o una tendenza, ma è una filosofia che valorizza l’individualità e la libertà espressiva: un mondo in cui ogni prodotto che possedete è una tela per sé stessi. Il concetto di massimalismo va a braccetto con quello di chaotic customisation (iper-personalizzazione), un vero e proprio cambiamento culturale, sostenuto dalla Generazione Z e alimentato da un desiderio collettivo di individualità ed esclusività.
Questo concetto si riferisce a un modello produttivo in cui la personalizzazione di massa avviene in un ambiente altamente dinamico e imprevedibile. Ogni prodotto può essere personalizzato su molteplici parametri senza una rigida sequenza produttiva. Il cliente può intervenire attivamente nel design e nella configurazione del prodotto. Si basa sull'integrazione di tecnologie avanzate, come l'intelligenza artificiale, la produzione additiva, la robotica flessibile e i sistemi di produzione digitalizzati, per soddisfare richieste di personalizzazione estrema senza compromettere efficienza, scalabilità e rapidità di consegna. Esempi di applicazione dell’iper-personalizzazione sono:
- Il settore automobilistico, con una configurazione altamente personalizzata dei veicoli con componenti prodotti su richiesta;
- Il settore della moda, con capi di abbigliamento su misura con materiali e design scelti dal cliente;
- Il settore manifatturiero, con componenti industriali personalizzati prodotti attraverso stampa 3D o processi flessibili.
Come sta reagendo il settore dell’architettura, dell'alluminio e del design a questa tendenza?
Qui, il concetto di iper-personalizzazione si riferisce a un approccio progettuale che combina personalizzazione estrema, complessità formale e un’estetica apparentemente disordinata. L’uso di tecnologie avanzate di progettazione e produzione permette di creare strutture uniche derivate da modelli generativi, di adattare forme e texture a esigenze estetiche e funzionali specifiche. L’impiego di un design organico e non lineare, con geometrie complesse e irregolari, spesso ispirate alla natura o a pattern caotici, consente di progettare e installare strutture che sfidano le convenzioni simmetriche e modulari tradizionali.
Tutto ciò è possibile grazie all’uso del design parametrico e, ancora una volta, dell’intelligenza artificiale, di tecnologie di produzione avanzate e digitali, di assemblaggio modulare e robotico per gestire elementi unici in modo efficiente, di materiali innovativi, come leghe di alluminio avanzate con finiture personalizzabili (trattamenti superficiali ibridi, per esempio, come anodizzazione e verniciatura a polvere, anodizzazione e nano-coating, PEO-Plasma Electrolytic Oxidation e rivestimenti ceramici).
In sintesi, l’iper-personalizzazione nel settore dell’architettura metallica e del design rappresenta una fusione tra artigianato digitale, progettazione algoritmica e produzione avanzata, in grado di dare vita a strutture uniche e futuristiche, con esigenze di finitura sempre più tecniche, severe e impegnative. Riuscirà il settore dei trattamenti superficiali a tenere il passo?
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