Per affrontare l'emergenza sanitaria da Coronavirus, Kolzer ha messo a disposizione competenze e macchinari per la deposizione di nanoparticelle d'argento su qualsiasi substrato, incluso mascherine e altri dispositivi medici. Le nanoparticelle d'argento sono infatti in grado di inibire l'infezione da virus e prevenire l'ingresso virale.
Kolzer, azienda di Cologno Monzese (MI) specializzata nella produzione di macchine per la deposizione PVD, ha messo a disposizione i propri macchinari per la deposizione di nanoparticelle d'argento su diversi materiali, compresi i tessuti.
"Nella nostra sede di Cologno Monzese abbiamo a disposizione e pronti all'uso circa 6 reattori industriali per la produzione e deposizione di particelle d'argento", afferma Antonio D'Esposito, titolare di Kolzer. "Siamo in grado di depositare nanoparticelle di argento su qualsiasi substrato anche con varie dimensioni, incluso materiali flessibili come mascherine e tessuti".
La deposizione di nanoparticelle d'argento su materiali destinati all'uso medicale non è una novità per Kolzer. Nel 2008, l'azienda ha collaborato con l'ospedale Niguarda di Milano, eseguendo diversi test su garze e tessuti che hanno restituito risultati eccellenti.
"Abbiamo già iniziato a rivestire le prime mascherine in tessuto/non tessuto attualmente in circolazione, ricavandone una mascherina con dispositivo antibatterico, idrorepellente, impermeabile, ionizzante e termoregolante", afferma D'Esposito. "Vogliamo quindi diffondere il messaggio il più possibile: siamo a disposizione della comunità, degli organi competenti e delle aziende interessate a questo tipo di trattamento".
Le proprietà antibatteriche e antivirali dell'argento
L'argento è notoriamente impiegato in medicina per il suo effetto antibatterico e biocida e per la sua atossicità per l'essere umano. Viene spesso incorporato in garze, creme e come rivestimento germicida in svariati dispositivi medici.
L'azione antibatterica dell'argento dipende dallo ione argento (Ag+) che, biologicamente attivo, è in grado di danneggiare irreversibilmente il sistema chiave degli enzimi nella membrana dei patogeni.
Uno studio sul virus Vaccinia, ha dimostrato che le nanoparticelle d'argento a 25 nm ne hanno inibito la replicazione, impedendo l'ingresso virale. Le nanoparticelle d'argento hanno infatti causato una riduzione da 4 a 5 log del titolo virale a concentrazioni non tossiche per le cellule. Il virus era quindi in grado di assorbire le cellule ma non poteva entrare nelle cellule in presenza di nanoparticelle d'argento. Le particelle di virus che si erano adsorbite nelle cellule in presenza di nanoparticelle d'argento sono risultate infettive al momento della rimozione dalle cellule, indicando la mancanza di effetto virucida diretto.
Come mettersi in contatto con Kolzer
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