Quindici metaniere di classe ghiaccio proveranno presto i rivestimenti Arctic nelle condizioni più difficili che le navi di questo tipo abbiano mai affrontato.
Le navi, costruite a Daewoo Shipbuilding & Marine Engineering (DSME), nella Corea del Sud, sono state presentate come le rompighiaccio più grandi al mondo. Dislocate a lungo termine presso l'impianto Yamal LNG, saranno tra le prime navi commerciali a navigare lungo la rotta più a nord, attraverso l'Artico Russo dal Mare di Kara, passando per la Siberia, fino allo Stretto di Bering.
La prima nave da 172.600 m³, Christophe de Margerie, ha lasciato il cantiere di DSME, si è diretta a Murmansk all'inizio di quest'anno e ha completato con successo le sue prove marittime. Queste navi sono notevoli in termini di design e operano senza assistenza attraverso alcune delle zone navigabili con ghiaccio più spesso al mondo.
La protezione delle navi e delle attrezzature che operano in queste condizioni rappresenta una sfida per i produttori di rivestimenti. L'ecosistema delicato dell'Artico rende le operazioni in questa regione complesse. Ciò è aggravato da fredde intenso, acque profonde, onde di grandi dimensioni, luoghi remoti, ghiacci galleggianti, lunghe notti invernali e spruzzi d'acqua congelata. Anche le navi rompighiaccio devono essere protette dall'abrasione causata dal ghiaccio.
Le navi e le strutture galleggianti nelle regioni artiche dipendono fortemente dalla selezione dei rivestimenti. Le spese per i materiali di verniciatura corretti permetteranno, in primo luogo, di risparmiare milioni di dollari nel lungo periodo. Il rivestimento resistente all'abrasione Intershield 163 Inerta 160 di AkzoNobel, parte della gamma di rivestimenti marini International®, è stato scelto per proteggere queste navi.
Abrasione e corrosione
La scelta dei rivestimenti è importante, in quanto gli effetti del ghiaccio possono essere disastrosi. Una nave che viaggia in ghiacci pluriennali o in ghiacci appena formati si scontra con enormi forze di impatto e di abrasione. Se l'abrasione dal ghiaccio rimuove la vernice, l'acciaio nudo si espone ad una rapida corrosione.
Tuttavia, ci sono rivestimenti specializzati formulati per sopportare l'abrasione dal ghiaccio. Queste richiedono proprietà specifiche del film e applicazioni "Ice-Trialconditions" in modo da raggiungere le loro caratteristiche di abrasione anti ghiaccio. Gli enti di classificazione riconoscono queste proprietà e possono dare il permesso di ridurre lo spessore dei travicelli di acciaio se si utilizzano questi rivestimenti, rendendo i serbatoi più leggeri e risparmiando più carburante.
Le misurazioni sul campo mostrano che questi rivestimenti a basso attrito mantengono le loro superfici lisce anche quando si muovono nel ghiaccio pesante.
La formulazione di Intershield163 Inerta 160 non è cambiata da quando è stata introdotta sul mercato più di quattro decenni fa. Questo rivestimento in resina epossidica bicomponente resistente all'abrasione ad alto contenuto solido, ha un basso contenuto di composti organici volatili. Ha una bassa resistenza all'attrito ed è progettato per le navi che operano a basse temperature, fino a -50 ° C.
Il rivestimento fornisce protezione contro la corrosione, controlla la ruvidità dello scafo e può essere applicato alle navi di nuova costruzione o a quelle più vecchie in fase di manutenzione e riparazione.
Le metaniere operanti per l'impianto Yamal LNG non avranno bisogno di protezione antivegetativa, a causa delle loro rotte commerciali a elevata latitudine e alle basse temperature.
Mentre queste nuove navi pionieristiche si avventurano in nuove acque, ciò che conta di più è proteggere sia gli ecosistemi fragili che incontrano che l'equipaggio delle navi. I produttori di rivestimenti hanno un ruolo fondamentale, fornendo la protezione e la sicurezza per consentire a una nuova generazione di metaniere di navigare nell'artico.
Per maggiori informazioni: propeller-international.com
Autore: Kim HJ (Regional Marketing Manager for Korea & Japan, AkzoNobel)
L'azienda AkzoNobel nella Banca Dati MyIpcm dedicata alle aziende nel settore del trattamento delle superfici e della finitura: AkzoNobel