Nuovi materiali plastici e rivestimenti consentiranno di installare parchi eolici galleggianti in acque profonde e con costi ridotti

Date: 27/08/2019
Autore: Redazione
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AIMPLAS partecipa al progetto FLOTANT, il cui obiettivo è sviluppare una soluzione per l'installazione dei parchi marini eolici in acque profonde (tra i 100 e 600 metri) con costi di installazione e manutenzione del 60% e del 55% in meno rispetto a quelli attuali.

I parchi eolici costituiscono un modo sostenibile, pulito e autoctono per generare energia, sia sulla terra ferma sia, sempre più frequentemente, in mare.

Questi ultimi sono più efficienti nella produzione di energia, ma fino a quando la tecnologia non sarà perfezionata, essi comportano costi di installazione e manutenzione più elevati.

Inoltre, quando non ci sono luoghi lontani dalla costa poco profondi (meno di 60 metri) che consentono loro di essere ancorati direttamente al suolo, è necessario ricorrere a sistemi ancora più costosi quali ancore e galleggianti.

Per risolvere questi problemi, AIMPLAS, Istituto Tecnologico di Materie Plastiche, partecipa al progetto FLOTANT, il cui obiettivo è sviluppare una soluzione per l'installazione dei parchi marini eolici in acque profonde (tra i 100 e 600 metri) con costi di installazione e manutenzione del 60% e del 55% in meno rispetto a quelli attuali.

FLOTANT, iniziato lo scorso aprile, fa parte del programma europeo H2020 e ha una durata di 36 mesi. Le soluzioni sviluppate in questo progetto consentiranno l'installazione di turbine eoliche con oltre 10 MW di potenza grazie ad un sistema di ormeggio e ancoraggio composto da polimeri ad alte prestazioni che minimizzerà i movimenti della piattaforma. Inoltre, questa soluzione consisterà in un galleggiante ibrido in plastica e cemento, un cablaggio dinamico leggero e un sistema di esportazione di energia con grande autonomia.

Per il progetto, sono stati selezionati tre diversi ambienti per installare tre prototipi: apparecchiature di prove dinamiche per componenti marini utilizzati nei sistemi di ancoraggio e di esportazione di energia, un serbatoio che simula le condizioni marine per il prototipo dell'interno sistema e il porto di Taliarte (Gran Canaria) per definire i nuovi materiali polimerici in condizioni marine reali.

Il ruolo di Aimplas nel progetto consisterà principalmente nel sviluppare e ottimizzare il sistema di ancoraggio, cablaggio e galleggiamento attraverso lo sviluppo di materiali termoplastici e termostabili con proprietà antivegetative (anti-fouling) e antibatteriche (anti-bite).

Il risultato dovrebbe portare ad una riduzione dei costi per questo tipo di energia con l'obiettivo di raggiungere nel 2030 il range compreso tra 85-95 euro/MWh, rispetto al costo di 107 euro/MWh stabilito nel 2018. Questo progetto ha ricevuto finanziamenti del programma europeo di ricerca e innovazione H2020 nell'ambito dell'accordo di sovvenzione numero 815289.