Leggi l’ultimo numero della rivista dedicata ai trattamenti delle superfici e alle finiture organiche e inorganiche.
Uno dei termini utilizzati in alcuni dei comunicati stampa in pubblicazione su questa edizione di ipcm® che mi ha colpito particolarmente è “olistico”, che, non a caso, è uno dei termini più trendy del momento.
Certo, coglierne il senso quando associato all’industria manifatturiera non è un processo immediato.
Olistico è l’aggettivo legato alla teoria dell’olismo, deriva dal greco ὅλος che significa totale, intero, tutto, e si riferisce ad una visione di questo “tutto” come un unicum e non come la semplice somma delle parti di cui è composto. Un tipico esempio di struttura olistica è il corpo umano.
L’olismo, dunque, è la tendenza a formare, attraverso la creatività e lo sviluppo, degli interi che sono più grandi e di maggiore valore rispetto alla somma delle loro parti.
Se associare il termine olistico a discipline come la filosofia, la psicologia, la medicina è consueto, lo è meno calare questo termine nel settore industriale. Eppure, si parla da qualche anno dell’importanza di avere un “approccio olistico all’Industria 4.0”, ad esempio, nel senso di partire dalla digitalizzazione dei processi per migliorare gli stessi e creare un valore nuovo, più grande; oppure di “olismo nel management aziendale”, nel senso di introdurre un approccio più umano alla visione e alla vita dell’impresa, un approccio che riesca a riportare al centro dell’attenzione l’importanza delle persone che collaborano in modo sinergico e armonico piuttosto che ponendosi in competizione gli uni con gli altri; o ancora si parla di “concetti olistici” per processi industriali di varia natura, nel nostro caso specifico dei processi di rivestimento.
Cosa significa esattamente ciò che molte aziende, sia nel versante chimico sia in quello meccanico dell’industria del trattamento delle superfici stanno promuovendo? Significa che i sistemi di rivestimento del presente devono essere in grado di sommare tutti i vantaggi della singola tecnologia integrata in essi al fine di creare un vantaggio diverso e più grande. Ciò che va diffuso è un approccio olistico alla produzione, che punti su sistemi interconnessi e che presti grande attenzione all’interazione uomo macchina ma anche alla formazione di base e avanzata della prossima generazione di collaboratori, ossia coloro che affronteranno le future realtà produttive. Questa enfasi sul carattere tecnologico dell’offerta, tuttavia, non deve essere eccessiva e non deve mettere in secondo piano altri approcci importanti come la personalizzazione dell’offerta, la flessibilità a rispondere ai picchi e alle depressioni dei volumi, l’evoluzione del modello di business e organizzativo (vedi sopra).
Questi e altri sono le idee e i concetti tecnologici che l’industria del trattamento delle superfici al completo presenterà, dopo 4 interminabili anni di assenza, alla fiera PaintExpo 2022 e che ipcm® ha raccolto e sviluppato attraverso le storie di successo, i reportage, gli approfondimenti e i comunicati stampa delle tante aziende che vogliono presentarsi al meglio alla fiera con l’offerta più completa sulla verniciatura industriale, l’unica fiera che valga la pena di visitare in Europa.
Se vi state chiedendo perché quello che tenete in mano è un numero particolarmente pesante di ipcm®, la risposta è presto data: perché anche il marketing è olistico, cioè mette al centro le persone e non i prodotti, utilizzando tutti i canali disponibili per raggiungerli. Le riviste tecniche, siano esse fruite in digitale o in cartaceo, sono ancora il modo migliore per trasferire il valore del proprio prodotto al proprio cliente, potenziale o attuale.
Venite a trovarci a PaintExpo! Padiglione 1 - Stand 1442