Nonostante i mezzi di comunicazione dipingano a tinte fosche la situazione industriale globale, con previsioni di recessione per tutte le maggiori potenze economiche mondiali, il sentimento che abbiamo colto durante le nostre visite di inizio anno alle imprese che si occupano di trattamenti di superficie è di dinamismo e fiducia.
Che si tratti di nuove cabine di verniciatura, dell'installazione di sensori e apparecchiature di controllo nella fase di pre-trattamento unite a un cambiamento delle chimiche di trattamento, o di linee complete di finitura, l'Industria 4.0 e i suoi paradigmi digitali sono i principali driver di sviluppo e di investimento.
Tuttavia non sono gli unici: sostenibilità della produzione, sostituzione di processi di pretrattamento a base cromo e soprattutto l'automazione dei processi di produzione e di controllo rappresentano delle tendenze forti che si traducono in efficienza produttiva, riduzione dei consumi e degli sprechi, e soprattutto costanza qualitativa.
Lo scollamento tra la realtà politica-finanziaria e reale vita industriale è noto. Lo spirito di iniziativa e il coraggio degli imprenditori, il lavoro di sostegno e di lobby delle associazioni, la concretezza e la voglia di fare del singolo sono in grado di produrre ricchezza anche in tempi di recessione e sono i punti di forza che, alla lunga, consentono alle economie di riemergere dal pantano. Nonostante tutto.