La British Coatings Federation segnala durante lo scorso settembre una nuova impennata nei prezzi delle materie prime, che colpisce il settore delle vernici e degli inchiostri da stampa.
La British Coatings Federation (BCF) riferisce che il mese di settembre ha registrato un nuovo aumento dei prezzi delle materie prime per l’industria delle vernici e degli inchiostri da stampa.
Le materie prime concorrono per circa il 50% su tutti i costi del settore e, con il rapido aumento di altri costi, come energia e petrolio, i produttori stanno ora subendo ulteriori pressioni e l’impatto su questa industria non è quindi sopravvalutato.
Il prezzo dei solventi è aumentato mediamente dell’82% rispetto ad un anno fa, con alcuni importanti solventi che hanno registrato una forte crescita, come l’N-butanolo, che in un anno è passato da £750 a £2.560 a tonnellata. Altri notevoli aumenti hanno interessato l’N-butil acetato, il metossipropanolo e il metossiproprilacetato.
Le resine e i materiali correlati hanno avuto un aumento di prezzo del 36%. Per esempio, il prezzo medio di una resina epossidica è aumentato del 124% rispetto al settembre dello scorso anno.
Anche i prezzi di molti pigmenti sono nettamente più alti. Il diossido di titanio ha registrato il 9% in più rispetto ad un anno fa. Nel packaging i prezzi sono complessivamente più alti: le latte rotonde da 5 litri sono in aumento del 10% e i fusti del 40% rispetto al mese scorso.
BCF riferisce inoltre che è difficile formulare previsioni affidabili, ma ci si aspetta che il prezzo del petrolio rimanga sopra i 70 dollari al barile nel 2022 e che pertanto permarrà anche l’aumento del costo delle materie prime.