Sollecitazioni meccaniche, usura da aggressioni atmosferiche, carichi gravosi: queste sono le condizioni quotidiane di operatività di un semirimorchio o di un piano mobile e dei loro possibili allestimenti, siano essi una cassa ribaltabile o una cisterna.
Da un mezzo di questo tipo il mondo dei trasporti pretende il massimo: robustezza della costruzione e affidabilità della finitura, che garantisca nel tempo la protezione necessaria a evitare l'innesco della corrosione.
I semirimorchi superano i 13 metri di lunghezza, presentano notevoli complessità geometriche e numerose saldature nella costruzione. La combinazione di queste due caratteristiche, unita ai requisiti di qualità molto elevati posti sul rivestimento, complica non di poco la fase di verniciatura, tradizionalmente effettuata con prodotti liquidi e applicazione manuale.
Il settore dei semirimorchi e dei loro allestimenti è, inoltre, uno dei principali banchi di prova delle nuove tecnologie di prodotto e di impianto per la verniciatura: il passaggio dalle vernici a solvente alle vernici idrosolubili, ad esempio, si è compiuto già da molti anni e oggi le aziende che scelgono cicli di quest'ultimo tipo rappresentano la maggioranza del mercato. Il passaggio all'applicazione manuale all'applicazione robotizzata in elettrostatica e la digitalizzazione della verniciatura sono altri due temi caldi degli ultimi anni grazie agli incentivi che, in tutta Europa, sono stati offerti a chi compie investimenti in ottica 4.0.
Questa sopra è la fotografia della parabola evolutiva del reparto di verniciatura di Menci, una delle aziende principali nel settore della costruzione di semirimorchi, casse ribaltabili e cisterne per il settore agricolo e industriale. Una vera e propria rivoluzione per l'assetto produttivo di questa azienda, ormai da qualche anno votata all'automazione dei processi (come testimoniano i centri di saldatura robotizzata inseriti in tempi recenti). Una rivoluzione compiuta nel 2018 e operativa da circa 6 mesi, che ha visto la creazione di una squadra di sviluppo che ha coinvolto CMA Robotics di Udine e Wagner Spa per la parte applicativa, Inver Sherwin-Williams per la messa a punto del sistema di verniciatura a base acqua.
La transizione dal processo manuale al processo automatico, pur non senza qualche criticità, è stata rapida e fluida: oggi Menci ha già trasferito circa il 50% della verniciatura dei semirimorchi alla cabina automatica.
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