Nell’hub del packaging cosmetico Decorluxe guida la sostenibilità in sinergia con il fornitore storico di vernici

Date: 30/01/2025

Nel mondo esclusivo del packaging cosmetico, l’involucro del prodotto non è solo un contenitore, ma un elemento cruciale di branding, capace di comunicare emozioni e trasmettere un’immagine di qualità e raffinatezza. A volte, l’aspetto esteriore può persino superare l’importanza del contenuto stesso. La qualità di questo “involucro” dipende inevitabilmente dalla perfezione del rivestimento. Oggi, il Gruppo Decorluxe si erge come polo d’eccellenza nel packaging di lusso in Italia, un traguardo raggiunto grazie alla visione straordinaria e lungimirante di Claudio Mottini, CEO di V.M.C. Mottini, e alla solida collaborazione con partner di fiducia storici, tra cui il produttore di vernici liquide Vernici Caldart.

Vi è mai capitato di passeggiare tra le corsie di un supermercato o di un negozio e ritrovarvi attratti da un prodotto sugli scaffali, spinti dalla curiosità per la forma, le dimensioni o i colori della confezione? Quel momento di attenzione spontanea non è mai casuale.

Nel settore della profumeria e della cosmetica, il packaging non è più soltanto un involucro che racchiude il prodotto: è diventato una vera e propria estensione emozionale del brand, un veicolo che racconta la sua storia, ne amplifica i valori e crea connessioni profonde con il consumatore. In questo contesto, il rivestimento del prodotto – l'anima stessa del packaging – diventa l'elemento distintivo capace di fare la differenza tra una semplice confezione e un'esperienza sensoriale completa.

L’essenza che hai, rivestita da noi” è uno dei claim che meglio sintetizza il nostro lavoro”, ci spiega la Dr.ssa Cristina Palara, Export Developer Manager del Gruppo Decorluxe, il polo dei decoratori italiani, specializzato nel packaging di lusso per i settori profumeria, cosmetica, skincare, make-up e beverage. “L’occhio vuole la sua parte prima dell’olfatto, del gusto e del tatto e noi vogliamo attirarlo fornendo un’espressione unica alla personalità dell’involucro con rivestimenti accattivanti in grado di emozionare sia il nostro cliente sia il consumatore finale che lo vedrà emergere tra tutti gli altri prodotti presenti sugli scaffali”.

Ma al giorno d’oggi, il packaging non è solo estetica: è strategia. Non di rado, il contenitore diventa persino più importante del contenuto stesso, trasformandosi in uno strumento di comunicazione cruciale per il posizionamento del brand. E mentre cresce l'importanza della qualità del rivestimento, emergono importanti interrogativi sulla sua realizzazione e utilizzo.

“L’industria cosmetica sta vivendo un periodo di profonda trasformazione veicolato dalla crescente consapevolezza del proprio impatto ambientale e sociale” – chiarisce Palara. Una consapevolezza che non si limita più solo alla sensibilizzazione sull’uso degli ingredienti naturali o sul consumo delle risorse, ma che coinvolge l’intero ciclo di vita del prodotto - dalla scelta delle materie prime alla formulazione, dal packaging, appunto, fino al suo fine vita. “Perché possa svilupparsi in modo completamente sostenibile è necessario un approccio all’ecodesign basato su precisi parametri che spaziano dalla scelta dei materiali con le migliori prestazioni ambientali alla riduzione del peso della confezione, dalle soluzioni di riutilizzo e refill alla semplificazione del design, fino ai non meno importanti processi di finitura: la scelta di utilizzare cicli produttivi con un impatto ambientale ridotto è determinante per le aziende che desiderano rimanere responsabili e, allo stesso tempo, competitive.

In questo senso il contributo del fornitore di vernici è strategico: dalla sua fondazione nel 1997, V.M.C. Mottini, l’azienda bergamasca da cui il gruppo ha avuto origine, ha scelto Vernici Caldart (Bellusco, MB), specializzata da quasi 50 anni nella formulazione, produzione e vendita di vernici liquide per plastica e vetro per il settore del packaging e dell’occhialeria, dell’industria e del refinish”.

Le 7 linee di verniciatura applicano una vasta gamma di rivestimenti ipoallergenici, non tossici e a base acqua. © Decorluxe

Il progetto avveniristico del polo cosmetico: quando l’unione fa la forza

L’idea da cui due anni fa ha avuto origine Decorluxe, attuale polo del packaging cosmetico in Italia, è frutto della lungimiranza di Claudio Mottini, CEO della capostipite del gruppo, V.M.C. Mottini (Chiuduno, BG). Fin dalla sua fondazione, l’azienda si è dedicata alla verniciatura di prodotti per il mondo della moda e della cosmetica, affermandosi rapidamente in una nicchia di eccellenza – quella del packaging cosmetico – grazie all’impiego di tecnologie diverse, la verniciatura, la decorazione tramite serigrafia, tampografia e stampa a caldo, l’UV sputtering e la sublimazione.

Dettaglio di una delle 3 linee di UV Sputtering. © Decorluxe

“In Italia rappresentiamo un unicum” – sottolinea Palara – “perché niente di simile è mai stato concepito sul nostro territorio prima d’ora. Nella visione di Claudio Mottini, la creazione di un Gruppo composto da aziende prima concorrenti tra loro, con una consolidata esperienza alle spalle nei rispettivi settori di specializzazione, garantisce l’operatività immediata senza interporre periodi di ramp-up, che potrebbero compromettere lo sviluppo delle commesse. Il suo progetto si basa sull’obiettivo di fornire al cliente un unico interlocutore in grado di ricevere il prodotto grezzo e riconsegnarlo pronto per il suo riempimento. L’elemento innovativo consiste proprio nell’offrire al nostro committente un servizio completo, il full service per cui, dal momento della consegna del contenitore fino alla sua restituzione, non debba più preoccuparsi di nulla”.

Una strategia avvallata da Ethica Global Investments, holding di partecipazioni che investe in PMI italiane, che ha permesso al Gruppo Decorluxe di unire le migliori competenze nel settore delle lavorazioni superficiali del packaging di lusso. Il Gruppo, oltre a V.M.C. Mottini, include Verbar, punto di riferimento nel mercato della verniciatura su vetro, metallo e plastica e della sublimazione 3D del vetro per il packaging di lusso dei prodotti di profumeria, articoli cosmetici, wine & spirits; Plast.Met, che da oltre 50 anni offre servizi di metallizzazione sottovuoto e verniciatura di materiali plastici e vetro per i settori della cosmesi e del wine & spirits; Aurora, attiva nel settore della decorazione attraverso stampa a caldo, serigrafia, tampografia e stampa digitale; Eurovercos, che sviluppa trattamenti superficiali tradizionali e UV con applicazione a liquido di colori organici ed è specializzata nella personalizzazione di articoli in vetro, plastica e metallo per i settori dell’arredamento e suoi complementi, per la profumeria e la cosmetica; Décor-Style, specializzata nell’incisione a caldo con effetto a specchio di loghi, scritte e bande su articoli in plastica e alluminio per i più prestigiosi marchi nazionali e internazionali, anche con il servizio di transfer a caldo.

Invece di basarsi su un atteggiamento competitivo tra concorrenti, ora queste aziende sono in grado di chiudere il cerchio delle loro lavorazioni, raddoppiando gli impianti e implementando la propria offerta con personale già formato e composto da veri professionisti del settore, e di proporre finalmente ai committenti un servizio a 360°, che include anche la movimentazione dei pezzi e che ci permette di ridurre i tempi e di avere una maggior controllo sulla qualità del prodotto finito. Il gruppo così composto vanta un parco macchine impressionante di 109 linee produttive che include 7 linee di verniciatura, 15 per la decorazione su vetro, una per la sublimazione, 15 per la tampografia, 60 per la stampa a caldo e il trasferimento termico a lamina su plastica, 7 per la serigrafia, una di metallizzazione e 3 di UV Sputtering, tra cui l’innovativa linea automatica con cui nel 2018 abbiamo completato l’offerta delle lavorazioni del portfolio di V.M.C. Mottini. Attualmente, come Gruppo, siamo in grado di realizzare oltre 2.000.000 di pezzi al giorno”.

Alla ricerca del vestito perfetto su misura

In un ambiente così competitivo come quello del packaging di lusso, le richieste di personalizzazione hanno raggiunto livelli limite. “Le lavorazioni sono sempre più complesse e la creatività dei designer raggiunge a volte livelli tali per cui sono le stesse aziende che ci commissionano il prodotto a rendersi conto di aver superato il limite e a fare un passo indietro – descrive le tendenze del suo settore Palara.

L’aspetto tecnologico delle lavorazioni e, di conseguenza, dei prodotti utilizzati per effettuarle è diventato più performante che mai” – ci aggiorna Christian Sala, Direttore Commerciale Italia di Vernici Caldart. “Questo settore più di altri presenta innovazioni di prodotto ad un ritmo sorprendente, quasi all’ordine del giorno, perché mutua i trend del mercato della moda, il cui marketing è condizionato dall’urgenza di lanciare continuamente novità. Per questo motivo, in qualità di produttori di vernici, dobbiamo mantenere alta l’attenzione sulle richieste, anche quelle più complicate e impegnative, che aziende come Decorluxe ci sottopongono”. “Per alcuni progetti” – approfondisce Gianluca Zanardo, Export Sales Director di Vernici Caldart – “è possibile raggiungere i risultati richiesti con i prodotti che il nostro laboratorio ha già sviluppato, ma, in altri casi, si tratta di svilupparli ex-novo e su misura: ne consegue che la collaborazione tra le nostre due realtà si debba fare necessariamente più stretta. Offriamo anche l’assistenza post-vendita che ci permette di rispondere tempestivamente alle richieste e alle problematiche che potrebbero insorgere”.

“A noi di Decorluxe piace pensare che prima che una partnership tecnica la collaborazione con Vernici Caldart sia umana, vale a dire tra persone che condividono gli stessi obiettivi” – precisa Palara. “Parliamo di due aziende che si interfacciano creando un rapporto di fiducia e crescita reciproco in cui la chimica resta la base e l’approccio green il suo motore”.

Il Gruppo lavora con i più importanti player internazionali del settore. “È comprensibile, quindi, come i capitolati che ci vengono sottoposti richiedano il rispetto dei più elevati standard di qualità e sostenibilità” – ribadisce Cristina Palara. “Il controllo qualità è una fase cruciale del nostro lavoro e lo effettuiamo attraverso test di tenuta e di conformità del prodotto, inclusi quelli più rigorosi e avanzati disponibili sul mercato, nel rispetto degli standard richiesti dalle normative e con gli stessi dispositivi di misura e controllo dei nostri clienti, a garanzia dell’uniformità dei risultati. Se prima sottoponevamo le analisi per la certificazione dei prodotti a enti esterni, attualmente Decorluxe si è attrezzata con una lightbox per valutare visivamente e confrontare i colori sotto tre diverse condizioni di luce: luce da ufficio, luce naturale e luce combinata, un forno di invecchiamento per prove a temperatura costante di 24 ore, una camera climatica, sun test e prove di abrasione, sclerometro e standard militare, il sistema di controllo statistico per il prodotto finito”.

La chimica performante di Vernici Caldart

Come sottolineato più volte da Cristina Palara durante la nostra intervista, i cambiamenti più radicali che il settore sta attraversando riguardano l’impatto sostenibile, dal momento che, come abbiamo visto, il packaging sta diventando un aspetto sempre più rilevante nell’impronta ecologica di un prodotto.

Vernici Caldart fornisce a Decorluxe due tipologie di vernici: vernici all’acqua per la verniciatura del vetro destinato ai settori della profumeria, della cosmetica e del beverage, e vernici UV per il rivestimento PVD della componentistica dei contenitori in plastica e in vetro. “Decorluxe ha già compiuto un passaggio fondamentale sostituendo le vernici a base solvente con quelle all’acqua e introducendo la tecnologia di rivestimento con PVD in sostituzione della meno sostenibile galvanica” – interviene Paolo Marchesi, R&D Manager di Vernici Caldart. “Per quest’ultimo passaggio, ho seguito personalmente il progetto in Plast.Met: la metallizzazione sottovuoto ha consentito all’azienda di ridurre dell’80% le emissioni con performance più elevate in termini di risultati del rivestimento. Come laboratorio, abbiamo sviluppato una particolare vernice all’acqua pre e post-metallizzazione, che doveva rispondere a determinate caratteristiche di resistenza a temperature elevate, di brillantezza, lucentezza, adesione al supporto e resistenza all’imbottigliamento”.

Uno degli ultimi investimenti del Gruppo è stato il nuovo impianto PVD Sputtering per la metallizzazione dei mascara. © Decorluxe

“Oggi, sempre meno clienti richiedono lavorazioni inquinanti come la galvanica” – ribadisce Palara – “ma in numero sempre maggiore chiedono la certificazione delle nostre lavorazioni in ottica green, soprattutto all’estero.

Nell’Unione Europea le normative relative condizionano pesantemente l’evoluzione tecnologica del settore del decoro, vetro e plastica. Per questo motivo, non solo abbiamo pianificato l’obiettivo di certificare ISO 9001 tutte le aziende del gruppo, ad eccezione di V.M.C. Mottini e Aurora che lo sono già, ma anche di ottenere la certificazione Ecocert, che verifica la conformità dei prodotti a determinati standard ecologici e sociali, nel più breve tempo possibile”.

Essere driver di sostenibilità

Si prevede che il mercato cosmetico italiano nel 2025 registrerà un aumento del fatturato pari all'8%, con le esportazioni in aumento del 10%. L'Italia gioca un ruolo cruciale nel settore cosmetico globale, soprattutto attraverso il contoterzismo, che genera un fatturato di circa 2 miliardi di euro (dati 2023) con una forte crescita annuale e una parte rilevante della produzione destinata ai mercati internazionali. “Le aziende italiane del polo della cosmesi sono riconosciute per la loro eccellenza nella formulazione, produzione e packaging dei prodotti” – conclude Palara. “Fare parte di questo mondo è, da un lato, entusiasmante, e, dall’altro, estremamente impegnativo, soprattutto per chi, come noi, ha scelto di interfacciarsi con una nicchia di mercato, quella del packaging di lusso. Siamo orgogliosi di essere diventati un punto di riferimento per le pratiche di sostenibilità che abbiamo avviato in stretta collaborazione con Vernici Caldart, senza la quale non avremmo potuto raggiungere questo importante risultato. La strada è comunque ancora lunga per portare l’intero comparto della cosmetica ad un livello di sostenibilità ambientale adeguato alle aspettative e, come già sottolineato, le innovazioni di prodotto, unite alla creatività dei packaging designer, non conoscono limiti e dobbiamo quindi essere pronti a tutto, perché la prima impressione è quella che conta e un prodotto pregiato si deve rivestire del suo pregio… e oggi più che mai anche poter certificare la sua impronta ambientale”.