Per contribuire al bisogno urgente di aiuti umanitari per la popolazione civile in Ucraina, Jotun ha donato 1 milione di NOK alla Croce Rossa/Mezzaluna Rossa. La società ha anche annunciato la sospensione delle sue attività in Russia fino a nuovo avviso.
Jotun sostiene la popolazione civile ucraina attraverso una donazione di 1 milione di NOK (circa 100.000 euro) alla Croce Rossa/Mezzaluna Rossa, presente nel paese da otto anni e che aiuta oltre 3 milioni di persone in difficoltà nelle zone di conflitto.
L’aiuto sarà destinato al mantenimento di funzioni sociali fondamentali come le infrastrutture di base e le forniture e le attrezzature sanitarie. Inoltre, c'è un urgente bisogno di approvvigionamento idrico, di cibo, di vestiti caldi e servizi sanitari di base.
“Una parte della nostra strategia di responsabilità aziendale consiste nell'assumersi responsabilità nelle aree in cui operiamo e Jotun vuole contribuire economicamente per supportare l’emergenza in Ucraina. Scegliendo la Croce Rossa/Mezzaluna Rossa come nostro partner, sappiamo che i soldi vengono spesi secondo le nostre intenzioni”, ha affermato Christian Espolin Johnson, Group Communications Director.
A seguito della profonda preoccupazione per il conflitto in corso in Ucraina, Jotun ha anche annunciato di aver sospeso fino a nuovo avviso le attività in Russia, dove l'azienda è presente dal 1989 e ha una propria produzione locale dal 2017. Con oltre 300 dipendenti nel paese, il mercato russo rappresenta tra il 2 e il 3% dei ricavi operativi di Jotun.
“Siamo presenti in Russia da molto tempo, dove abbiamo un buon team e un moderno sito di produzione. Tuttavia, sulla base di una valutazione generale, ora riteniamo sia giusto e necessario chiudere”, ha commentato Morten Fon, Presidente e CEO di Jotun. “Jotun è profondamente preoccupato per le conseguenze umanitarie della crisi in corso”.
Jotun non ha sedi legali né strutture in Ucraina. Tuttavia, l'azienda ha quattro dipendenti nel paese. La sicurezza dei dipendenti in Ucraina e Russia è la principale preoccupazione di Jotun.