La quiete dopo la tempesta.
Maggio ha sancito per molti italiani la fine di un lockdown durato quasi tre mesi e il lento ritorno alla normalità.
Anche noi abbiamo finalmente potuto rientrare nella nostra redazione che, dopo l'implementazione delle misure di sicurezza necessarie, conta di nuovo tutte le scrivanie occupate.
In questo mese abbiamo prodotto quelli che speriamo essere gli ultimi numeri nati sotto lockdown: lo speciale Automotive di ipcm, uno dei numeri più importanti dell'anno, con il supplemento ICTIndustrial Cleaning Technologies, e le edizioni di maggio di ipcmIbérica e ipcm_LatinoAmérica.
Creare questi numeri e quelli che li hanno preceduti durante il lockdown non sarebbe stato possibile senza la collaborazione con i nostri clienti e partner, che hanno dimostrato grande propositività e disponibilità. Ed è proprio grazie a questa sinergia che, anche in un periodo in cui i viaggi ci erano preclusi, abbiamo comunque potuto pubblicare articoli e interviste esclusive, come ad esempio il reportage sulle nuove celle di verniciatura per l'applicazione del basecoat sugli interni delle scocche prodotte presso la sede di Pomigliano di FCA Group; o quello sulla nuova linea di verniciatura a polvere per i letti sanitari di Formas Descansos.
A maggio si sono svolte anche alcune giornate dei corsi di ipcmAcademy. Infatti, per la prima volta online, i corsisti sono stati formati su corrosione, pretrattamenti e trattamento delle acque. Vi invitiamo a consultare il programma completo e a contattarci su corsi@ipcm.it per conoscere la rinnovata (e digitale) offerta formativa di ipcmAcademy.
Sebbene la solita routine sia stata, almeno in parte, ripristinata, quello che abbiamo vissuto è un periodo storico senza precedenti, dal quale ancora non ci siamo affrancati del tutto e che ha lasciato profonde cicatrici nel tessuto industriale. Per questo stiamo lavorando a un progetto per dare voce a diverse realtà industriali a livello internazionale, con lo scopo di offrire una testimonianza diretta e senza filtri di ciò che ha significato (e ancora significa) essere un imprenditore e fare business ai tempi del Coronavirus.