Il Dipartimento Tecnologie Chimiche e Biologiche della Defense Threat Reduction Agency sta sviluppando un nuovo rivestimento in grado di proteggere temporaneamente l'equipaggiamento militare tattico dagli agenti di guerra chimica (CWA).
Il dipartimento delle tecnologie chimiche e biologiche della DTRA, nel suo ruolo di Joint Science and Technology Office (JSTO) per il programma di difesa chimica e biologica, sta testando una serie di nuovi rivestimenti temporanei compatibili con le superfici militari verniciate per respingere gli agenti di guerra chimica (CWA).
Gli attuali rivestimenti per equipaggiamento militare forniscono mimetizzazione visiva e protezione dalla corrosione, ma richiedono comunque una maggiore resistenza alla penetrazione dei CWA. Questo è il motivo per cui il DTRA-JSTO sta collaborando con il U.S. Combat Capabilities Development Command Chemical Biological Center (DEVCOM CBC), il laboratorio di ricerca navale degli Stati Uniti, il laboratorio di ricerca dell'esercito americano e altri partner industriali al fine di sviluppare e testare strati temporanei che possono essere spruzzati, stesi o spazzolati sull'equipaggiamento da combattenti di guerra, con una durata minima di sei mesi sul campo.
Test recenti su questo nuovo rivestimento hanno mostrato una riduzione della quantità di CWA, assorbita da cinque a cento volte, e i rivestimenti sono rimasti efficaci oltre le otto settimane in condizioni ambientali normali.
Le ricerche prevedono che questi rivestimenti miglioreranno significativamente la resistenza ai CWA di almeno dieci volte e saranno sufficientemente durevoli da resistere ad ambienti difficili, nonché alle procedure di decontaminazione, senza degradare o compromettere le proprietà essenziali del rivestimento sottostante.
Perché i rivestimenti resistenti ai CWA sono importanti
Dopo l'esposizione, i CWA possono penetrare nei rivestimenti ed essere assorbiti prima che l'apparecchiatura possa essere efficacemente decontaminata.
Un rivestimento ottimale dell'equipaggiamento militare ridurrebbe la penetrazione della superficie da parte dei CWA al fine di limitare il tempo e le risorse necessarie per un'efficace decontaminazione, il che consentirebbe ai combattenti di riprendere rapidamente la missione. Poiché la maggior parte delle soluzioni decontaminanti sono a base acqua, non penetrano efficacemente nei rivestimenti dove potrebbero nascondersi i CWA assorbiti. Più gli agenti assorbiti risiedono sulla superficie, più diventano difficili da rimuovere e decontaminare, possono inoltre rappresentare un contatto persistente nonché un pericolo in termini di vapore poichè evaporano lentamente dal rivestimento, un processo chiamato degassamento.
I ricercatori stanno sfruttando i moderni progressi nella sintesi dei polimeri, nell'ingegneria e nelle formulazioni di rivestimento, al fine di migliorare la resistenza ai CWA e ottimizzare il processo di decontaminazione delle superfici militari verniciate fino al livello dell'acciaio inossidabile.
Il metodo di prova
Per valutare le proprietà dei rivestimenti temporanei candidati, DEVCOM CBC ha validato uno standard di prova denominato CARM (Chemical Agent Resistance Method) che misura la quantità di CWA trattenuta da un materiale dopo che l'agente è penetrato nella superficie o nel rivestimento per specifici periodi di tempo. Dopo un risciacquo standardizzato con acqua e un lavaggio con acqua e sapone, l'agente trattenuto viene misurato mediante estrazione con solvente.
Il vantaggio di questo nuovo metodo è che riflette i processi di decontaminazione utilizzati sul campo e quantifica l'agente trattenuto all'interno delle superfici verniciate.
CARM sarà utilizzato per confrontare e quantificare la resistenza CWA di entrambi i sistemi di rivestimento attuali e futuri.